Venezia 69, Cimino tra i Classici di Venezia

È una delle novità della 69esima Mostra del cinema di Venezia (per il programma completo cliccate qui), accanto al Biennale College o al rinnovamento delle stesse strutture del Festival, fino alla scelta di un programma più snello e ridotto da un punto di vista quantitativo. A sostituire le tradizionali retrospettive (che, forse, come sottolineato dal neo direttore Alberto Barbera, non hanno più tanto senso all'interno di un programma festivaliero) ecco quindi la nuova sezione Venezia Classici che, insieme alla selezione di film restaurati proiettati in occasione degli ottanta anni della Mostra (come Dieu a besoin des hommes di Jean Delannoy o Il brigante di Renato Castellani) si fa carico di far conoscere ai giovani capolavori del cinema riportati allo splendore delle origini, oltre a evidenziare la crescente importanza e popolarità dell'operazione di salvaguardia del patrimonio cinematografico mondiale. L'appuntamento con i restauri più significativi dell'anno diventerà un avvenimento ricorrente anche per le prossime edizioni della Mostra. Una selezione che sarà accompagnata dalla presentazione di alcuni documentari sul cinema e i suoi autori.

Importante testimonial della prima edizione di questa nuova sezione sarà Michael Cimino, presente alla proiezione del suo capolavoro I cancelli del cielo (1980) nella nuovissima copia restaurata da Criterion con la supervisione dello stesso autore.

Tra le pellicole presentate, ricordiamo Stromboli terra di Dio (1950) di Roberto Rossellini, Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder, Falstaff (1965) di Orson Welles, Porcile (1969) di Pier Paolo Pasolini, Il caso Mattei (1972) di Francesco Rosi e Fanny e Alexander (1982) di Ingmar Bergman, oltre a documentari come La guerra dei vulcani di Francesco Patierno e Monicelli - La versione di Mario di Mario Canale, Felice Farina, Mario Gianni, Wilma Labate e Annarosa Morri.

Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale della Mostra.