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Venezia 66: Il Cattivo Tenente di Werner Herzog

Non si tratta di un remake dell'omonimo film di Abel Ferrara. Il Cattivo Tenente: Ultima chiamata New Orleans è una rivisitazione della storia di un poliziotto drogato e corrotto secondo il modo di vedere il cinema di un grande come Werner Herzog.

Il Cattivo Tenente

04.09.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Arriverà nelle sale l’11 settembre e vi consigliamo di non perdervelo. Il Cattivo Tenente: Ultima chiamata New Orleans è il nuovo lungometraggio di uno dei maggiori maestri del cinema tedesco ed internazionale, Werner Herzog. Magnificamente interpretato da Nicolas Cage. Per lungo tempo ha girato voce che il film fosse un remake di Il Cattivo Tenente di Abel Ferrara del 1992 ma non è così. I due film in comune hanno solo un poliziotto drogato, corrotto, destinato ad una veloce discesa agli inferi. Per il resto l’approccio è completamente diverso: nessuna implicazione religiosa in quello di Herzog ma piuttosto uno sguardo impressionista sulla malvagità di un uomo condannato dalla sua autodistruzione. In concorso alla 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Werner Herzog, lucido e diretto come al solito esordisce affermando: “Non conosco Abel Ferrara. Non ho mai visto un suo film. Forse è arrivato il momento che ci incontriamo davanti ad una bottiglia di whisky”.

La storia, ambientata a New Orleans, è quella di Terence McDonagh che in seguito al salvataggio di un detenuto inizia ad avere seri problemi di salute. Questo lo porta, in breve tempo, ad essere dipendente dal Vicodin poi dalla cocaina, dal crack e dall’eroina. La sua fidanzata Frankie (Eva Mendes) è una prostituta che lui protegge con sincero amore. La corruzione e la follia porteranno Terence a spingersi oltre ogni limite – “E’ un aspetto nell’interpretazione di un personaggio che chiedo sempre ai miei attori”, chiosa Herzog – ma in fondo, l’uomo aspira a tornare quello che era un tempo.Un onesto poliziotto con la voglia di ritrovare un’esistenza possibilmente ‘normale’.

Ho detto di sì prima di leggere la sceneggiatura – afferma Eva Mendes – Herzog più Cage e chi si tirerebbe indietro? Sono orgogliosissima di questo film. Amo il mio personaggio e trovo che Frankie riesca a portare alla luce l’aspetto innocente di Terence sempre sommerso dal suo lato oscuro. In questa sinergia risiede la forza della loro relazione”.