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Venezia 66: E venne il giorno di George

E' arrivato in forma smagliante come suo solito con solo un braccio fasciato a causa di uno stupido incidente. L'uomo più desiderato del mondo, George Clooney, è fantastico nel suo film The Men Who Stare At Goats, Fuori Concorso qui al Festival.

George Clooney

09.09.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Nel film diretto dal suo vecchio amico Grant Heslov lo vediamo ballare sulle note di More than a feeling, fare il saluto al sole sul cofano di una macchina e fissare una capra fino a farle fermare il cuore. George Clooney è esilarante in questa sua ultima performance in The Men Who Stare At Goats ma ci dice subito: "Il film fa davvero molto ridere e ci siamo molto divertiti a farlo ma quello che raccontiamo è tutto assolutamente vero e spero vi faccia anche riflettere". La pellicola tratta dal libro del giornalista britannico Jon Ronson svela infatti gli esperimenti condotti da esponenti dell'esercito americano con il paranormale e dimostrando come l'originale ispirazione della filosofia hippie, unita alla spiritualità, alla New Age e a dosi massicce di LSD, sia stata sfruttata nelle moderne tecniche di tortura nei campi di Guantanamo e Abu Ghraib. Una dark comedy quindi con molta satira politica che si addice perfettamente a Clooney sempre desideroso di divertirsi attraverso l'impegno.

Il suo arrivo a Venezia scatena - come prevedibile - la follia della massa. Tutti si chiedono se Elisabetta Canalis lo abbia accompagnato qui al Festival, e pare proprio di sì, e i più sfacciati gli fanno dichiarazioni d'amore e inviti ad avere una relazione. George non si scompone mai, in questo ha imparato la lezione da Cary Grant a cui svariate volte è stato paragonato. Anche su Grant sono sempre girate voci di omosessualità e di lunghe convivenze con alcuni partner e, uno degli uomini più eleganti del grande schermo, ha sempre schivato le pallottole con rara abilità. Clooney non è da meno e afferma: "Da quando ho girato questo film ho imparato a leggere nel pensiero e leggo che voi siete dei gran sporcaccioni!". Risate e nessun imbarazzo per l'attore, se quello di alcuni giornalisti che, giustamente, non capiscono fino in fondo l'isteria di certi comportamenti. Ma George è un trascinatore, un uomo con un carisma pazzesco e una intelligenza davvero vivace.

Non perdetevi questa ennesima perla che ricorda Three Kings o alcune commedie dei Coen e che uscirà nei cinema il 4 dicembre per Medusa. Il titolo italiano non è ancora stato deciso. Si opta per Capre di guerra ma ogni suggerimento è benvenuto, dicono gli alti vertici di Medusa.


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