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Veleno, una clip in esclusiva con Salvatore Esposito nella Terra dei Fuochi

Il divo di Gomorra - La serie  è protagonista del nuovo film di Diego Olivares, evento speciale della Settimana della Critica di Venezia

Veleno

Veleno

05.09.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta) 
L'apprendistato criminale ha sempre un inizio, un momento in cui si fanno delle scelte che cambieranno la propria vita per sempre. Lo sa bene l'attore Salvatore Esposito, divo di Gomorra - La serie, protagonista del nuovo film di Diego Olivares, Veleno, che sarà presentato come evento speciale di chiusura della Settimana della Critica del Festival di Venezia. Il film sarà in tutti i cinema il prossimo 14 settembre distribuito da Altre Storie. 

Esposito insieme a Massimiliano Gallo e Luisa Ranieri torna nella sua Campania per raccontare il dramma ecologico e sociale che affligge la Terra dei Fuochi. Il 'veleno' che dà il titolo al film è quella mescolanza di malaffare e incuria per il territorio che mortificano una terra ormai tristemente nota alle cronache per l'inquinamento dovuto ai rifiuti tossici.  

Nella clip che vi presentiamo in esclusiva possiamo avere un assaggio del carattere del personaggio di Esposito mentre tenta di mettersi in evidenza in un apprendistato che sarà presto criminale.  

GUARDA LA CLIP IN ESCLUSIVA:



 
ll film è una produzione Bronx Film Minerva Pictures e Tunnel Produzioni ed è distribuito da Altre Storie.
 
Veleno è interpretato da Massimiliano Gallo, Luisa Ranieri, Salvatore Esposito, Miriam Candurro, Gennaro Di Colandrea, Marianna Robustelli, con la partecipazione straordinaria di Nando Paone.

 
'Uno sguardo dal basso, - racconta Diego Olivares - per raccontare uno squarcio di vita di una famiglia di contadini in un piccolo paese del casertano, dove ci si conosce un po’ tutti e dove le storie delle famiglie si incrociano spesso l’una con l’altra. Ciò che li accomuna tutti è proprio quel veleno che dalla terra arriva alle piante, all’acqua, ai corpi e dunque spesso finisce per corrompere anche gli animi, fa vincere la paura, la diffidenza e l’indifferenza che rende solidali e partecipi solo quando il male arriva a colpirti direttamente, che porta a difendere il tuo ma che spesso fa perdere il senso di comunità, di appartenenza, di difesa del bene comune'. 

La sinossi ufficiale recita:
 
"In un piccolo centro del casertano, una umile famiglia di agricoltori vive il dramma di un territorio violato, contaminato dai veleni che criminali senza scrupoli hanno disseminato in buona parte di quella provincia. 
Cosimo, il capofamiglia, e sua moglie Rosaria ostinatamente rifiutano di lasciare che i loro terreni diventino una discarica destinata ai rifiuti tossici: le minacce e le ripercussioni da parte di alcuni esponenti della camorra, tra i quali il giovane avvocato Rino, non li piegano. I due coniugi non vogliono staccarsi dalle loro radici e dalla loro terra interamente dominata da un potere mafioso che corrompe e distrugge. Ezio, fratello di Cosimo, e sua moglie, invece, accettano, attratti da facili guadagni, di essere complici della devastazione dei loro territori. A complicare ulteriormente le cose è la grave malattia di Cosimo causata dal veleno che contamina l’acqua, i raccolti, il bestiame. Il calvario del protagonista diventa la sintesi delle piccole e grandi contraddizioni di una terra di fatto abbandonata a se stessa, dove lo Stato sembra aver definitivamente abdicato alle sue funzioni, dove l’unico potere riconoscibile e riconosciuto è rimasto solo quello criminale.".