Sembrano lontani
anni luce i tempi in cui la radio tediava i teen agers italiani con quel giro di elettronica e i
coretti femminili pronti a supportare i versi trash, con venature gay, di “T’appartengo”.
E il kitch scorreva a profusione in questo tormentone-manifesto in cui una
ragazza affermava che “mi ero persa nella nebbia e tu/tu dalla rabbia ormai/
non ci vedevi più…e adesso giura/e adesso giura sopra il mio diario/dove c’è la
tua foto/che ho consumato con i baci e i pianti/…t’appartengo ed io ci tengo/
se prometto poi mantengo…”. Davvero troppo, nemmeno la Sophie Marceu del “Tempo
delle mele” ( in tutti e tre i capitoli) sarebbe stata in grado di
spingersi oltre. Anziché rispolverare vecchie canzonette d’estate,
concentriamoci invece su chi intonava questi suadenti versi: Ambra Angiolini.


NOTIZIE
Un'Ambra priva di ombre
Dagli esordi televisivi, passando per l'ostracismo dei media, fino alla sua nuova svolta d'attrice, Ambra Angiolini fa ancora parlare di sé, ma stavolta la musica è nettamente cambiata. In meglio.

26.06.2007 - Autore: Gabriele Marcello