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Una vita dura fra dolci melodie

Jeff Bridges ha già vinto il Golden Globe per il suo ruolo di musicista country in Crazy Heart. E ora darà del filo da torcere a Clooney, Freeman, Firth e Renner agli Oscar nella sezione Migliore Attore Protagonista. Dal 5 marzo nei cinema.

Crazy Heart

26.02.2010 - Autore: Nicoletta Gemmi
Jeff Bridges assomiglia veramente molto al personaggio che lo ha reso più noto, nonostante la lunga carriera alle spalle, Drugo Lebowski. E’ un uomo di 60anni che vive a Santa Barbara con la moglie Susan e le sue tre figlie. Calmo, intelligente, eclettico. A Crazy Heart è particolarmente affezionato perché afferma: “E’ un film girato con amore in 28 giorni, è un bel bambino concepito in famiglia e mostrato con orgoglio, senza pensare agli Oscar. Anche se mia madre diceva che l’Oscar è il momento clou del circo e mio padre lo trovava uno show entusiasmante: se vincerò, sarà anche per loro”.

Nella pellicola diretta da Scott Cooper, Bridges è Bad Blake un musicista country alla deriva che per sopravvivere si esibisce nei locali di bowling. La sua vita cambia quando la giornalista Jean Craddock (Maggie Gyllenhaal), inviata per intervistarlo, inizia una relazione con lui e la giovane superstar del country Tommy Sweet (Colin Farrell) inizia a cercarlo. “Credo che il film sia tanto piaciuto - afferma Bridges - perché il country riconnette l’America alle sue origini e perché è una malinconica storia d’amore. Devo confessare un segreto Crazy Heart nasce dal fatto che anni fa mi sono innamorato di un film irlandese dal titolo Once. Una pellicola di musica e sentimenti, volevo anche io il mio Once dove le canzoni spesso prendono il posto dei dialoghi. E per farlo al meglio per la supervisione della colonna sonora ci siamo affidati a T-Bone Burnett, una leggenda”.

Ritornando a quel pigro disoccupato di Drugo Lebowski, che amava il white russian, gli spinelli e, a modo suo, la Los Angeles dove Jeff Bridges è nato, occorre ricordare che presto tornerà a lavorare con Fratelli Coen. “True Grit - dice l’attore - sarà un western di frontiera, tratto da un libro di Charles Portis, un rifacimento ‘alla Coen’ di Il Grinta di Henry Hathaway con John Wayne, che vinse l’Oscar per la parte che diventerà mia, quella di Rooster Cogburn”.