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Un tributo allo spirito statunitense
Venerdì notte circa 60 milioni di persone hanno seguito il tributo che la nazione americana ha reso alle vittime del popolo americano. Un evento televisivo senza precedenti trasmesso simultaneamente su più di 30 network, compresi ABC, CBS, NBC, Fox, UPN, WB, e 8000 stazioni radio.

14.03.2003 - Autore: Francesca Camerino
Venerdì notte circa 60 milioni di persone hanno seguito il tributo che la nazione americana ha reso alle vittime del popolo americano. Un evento televisivo senza precedenti trasmesso simultaneamente su più di 30 network, compresi ABC, CBS, NBC, Fox, UPN, WB, e 8000 stazioni radio. Il titolo: America: a tribute to the heroes.
Immagini toccanti, commozione, bandiere e pochi effetti speciali.
Tutto il mondo dello spettacolo ha contribuito a promuovere le donazioni telefoniche durante levento dal vivo che ha coinvolto il pubblico del mondo intero per la durata di due ore. Il telethon è andato in diretta senza interruzioni pubblicitarie da tre studi televisivi di New York, Los Angeles e Londra. Destinazioni tenute top secret fino allultimo momento. Colpisce la stima del numero dei paesi che hanno seguito levento: 210.
Gli americani sono ancora in tempo per contribuire collegandosi al sito www.tributetoheroes.com grazie al quale si possono devolvere le donazioni tramite web. Anche i siti ufficiali delle principali reti televisive fanno riferimento e danno informazioni su come muoversi.
Levento si presentava con una scenografia essenziale, non cera pubblico in studio, neanche le scritte in sovraimpressione ad annunciare gli artisti del mondo del cinema, della televisione, della musica, dello sport giunti a dare il proprio apporto per ricordare le vittime degli attentati dell11 settembre.
The Boss è il primo degli artisti ad esibirsi con la ballata My city of Ruins che sembra scritta per loccasione ma in realtà creata prima che lo schianto degli aerei sulle torri gemelle provocasse la strage più cruenta del nuovo secolo. Ma altri artisti si sono esibiti : da Neil Young a Billy Joel, da Enrique Iglesias a Paul Simon, dagli U2 a Stevie Wonder.
Gli artisti non si sono risparmiati. Era affascinante vedere attori del calibro di Sylvester Stallone e Tom Cruise parlare al telefono per scopi umanitari. O Tom Hanks affermare solennemente:Noi non siamo protettori di questa grande nazione ma solo artisti giunti qui per elevare gli spiriti e per raccogliere una gran quantità di denaro. La generosa Julia Roberts ha donato 4 miliardi di lire, mentre nei primi 5 minuti dello show ci sono state 300.000 chiamate. Addirittura le cantanti Mariah Carey e Celine Dion che, per motivazioni diverse, mancavano da tempo dagli schermi televisivisi, si sono esibite cantando la prima Hero, la seconda God Bless America. A concludere la carrellata di star Willie Nelson, leggenda della country music, che con la sua amata chitarra in primo piano ha intonato i versi di America the Beautiful con un coro deccezione: i più grandi nomi dello show business.
Notizie confortanti arrivano sullesito dello speciale: le offerte sono state di 150 milioni di dollari(circa 300 miliardi di lire). Lo riferiscono gli organizzatori dellevento.