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Un giovane cartoonist

Francesco Filippi dello Studio Mistral ha ideato la rivista d'animazione eMotion assieme ad altri due coordinatori di redazione, insegna regia, sceneggiatura e principi di animazione alla scuola d'animazione Noetica di Bologna. Cartoni.it ha fatto quattro chiacchiere con lui.

Intervista a Francesco Filippi3

19.05.2009 - Autore: Cristina Cucciniello
Sono in tanti nel gruppo creativo Studio Mistral. Fabrizio Carosio che si occupa di design, animazione; Ivan Cavini, illustratore; Stefania Gallo, senior del gruppo, layoutist di grande esperienza, freelance nel cuore; Paolo Bozzola, ottimo sound-designer, nonché compositore; Andrea Marchi, bravo modellatore 3D; Antonio Calò, animatore; Ismaele Calamosca che è un mago delle archietture; Davide Romanini, fumettista e ottimo inchiostratore; Sabrina Greco, pittrice; Francesco Filippi che rimbalza tra tanti lavoretti e molte speranze. Ha ideato la rivista d'animazione eMotion assieme ad altri due coordinatori di redazione, insegna regia, sceneggiatura e principi di animazione alla scuola d'animazione Noetica di Bologna. Cartoni.it ha fatto quattro chiacchiere con lui.   Come è nata l'idea dello Studio Mistral e come vi siete raccolti attorno all'idea di fare i cartoonist?   F.F.: "Lo Studio Mistral inanzitutto non è un vero studio, con una sede e con finanziamenti. E' solo un gruppo creativo, una manciata di persone che la pensano allo stesso modo sulle potenzialità dell'animazione e che cercano di darsi da fare per lavorare nel settore sperando magari di raccontare belle storie. Tra l'altro non abitiamo neanche tutti nella stessa città. Diciamo che siamo divisi tra Torino e Bologna. Il gruppo è sorto per realizzare "Ritorno a Eptar" (Back to Eptar www.backtoeptar.com), un progetto per un lungometraggio cinematografico fantasy, pensato per un pubblico di giovani-adulti. Il progetto consiste nella sceneggiatura completa (tradotta in inglese e giapponese), nella bibbia tecnica e nel film pilota. Eptar è stato il progetto più faticoso ma dopo di esso sono arrivati altri progetti. Tra i ragazzi che hanno lavorato al progetto di Eptar alcuni provengono da Lanterna Magica, altri invece provengono da conoscenze mie più o meno casuali. Detta in parole povere: io non sono un disegnatore per cui non potevo lavorare da solo; per questo ho cercato ragazzi capaci e soprattutto motivati al sacrificio di lavorare gratis per un arco di tempo superiore ai due anni. E' sicuramente difficile lavorare in gruppo, soprattutto a distanza e senza contratti di lavoro, ma grazie al lavoro di equipe il risultato può godere del contributo e delle idee di tutti. Insomma, l'unione fa la forza."
FILM E PERSONE