Tutti gli uomini del Re

  


   

Un altro grosso difetto del film sta poi nel possedere una doppia anima che mal si coniuga: quando “Tutti gli uomini del re” ci racconta del rapporto tra il bifolco politicante e il manierato giornalista, l’incontro/scontro di queste due personalità risulta interessante e ben calibrato; dove invece il film, soprattutto nella seconda parte, si muove verso i binari più riconosciuti del melodramma, ecco che tutto diventa affettato e noioso.

Assemblato con quella che sembra un’evidente approssimazione di fondo, “Tutti gli uomini del re” appare come un tentativo volenteroso ma tutto sommato fallito di fare cinema d’impegno. Meglio, molto meglio provare a recuperare l’originale di Rossen.