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Tutti gli occhi sono per Nicole
E' lei la più chiacchierata. Pluridecorata, diva incontrastata tra le più pagate al mondo, donna affascinante e divoratrice di uomini. Questa è la nuova Nicole, che nella notte degli Oscar vedrà gareggiare il suo nome per l'assegnazione dell'ambita statuetta.

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Arrivata dalle piane australiane, riccioli ribelli, gambe chilometriche e il sorriso da principessa, dopo un solo film negli Usa Nicole Kidman aveva già sposato Tom Cruise, entrando di diritto nel ristrettissimo circolo dell’aristocrazia hollywoodiana.
Seguiva il marito alle sue première, si occupava dei suoi figli e, nei ritagli di tempo, girava qualche film. La star era il marito e lei la perfetta incarnazione della moglie modello.
Per lui viveva nell’ombra, poi, un giorno di febbraio di 2 anni fa, Cruise la informa che il loro matrimonio è finito.
Per Nicole seguono mesi di disperazione, ma dopo tirerà fuori una forza straordinaria, concentrandosi su di sé e dando il meglio delle sue capacità.
Il risultato è la storia di questi giorni.
Pluridecorata ai festival più prestigiosi, diva incontrastata tra le più pagate al mondo, donna affascinante e divoratrice di uomini. Questa è la nuova Nicole, che nella notte degli Oscar concorrerà per l’assegnazione dell’ambita statuetta.
L’anno scorso ricevette il Golden Globe per Moulin Rouge, ma fu poi sconfitta all’Oscar. Chissà cosa avrà pensato Nicole Kidman il 19 gennaio, ritirando per la seconda volta il Globe come miglior attrice, e ottenendo poi la nomination effettiva per la sua interpretazione di Virginia Woolf in The Hours, di Stephen Daldry.
Le sue precedenti performance coraggiose le avevamo viste in The Others e in Moulin Rouge. Ma è in The Hours, al fianco di due fuoriclasse dai nomi di Meryl Streep e Julianne Moore, che l’ex signora Cruise offre il meglio delle sue potenzialità.
Irriconoscibile: naso finto, corpo raggomitolato, occhi struccati, espressione dimessa. Per entrare nel personaggio il sex simbol Kidman ogni mattina doveva passare tre ore al trucco e applicarsi il finto naso aquilino.
Nel film presenta mani rinsecchite, nervose, dita che stringono la penna come un salvagente. Lei che è mancina, si è costretta a scrivere con la destra. I suoi occhi sono arrossati di nevrosi e simulano il male di vivere proprio della scrittrice.
Le labbra sono contratte, nel suo sguardo un’infinita amarezza. Questa è la metamorfosi in cui si è calata Nicole, e appare credibilissima nei panni dell’autrice di Mrs Dalloway e Orlando.
Un cambiamento impressionante, e la stessa Kidman rivela che il personaggio le è entrato nella pelle e ancora vive in lei.
Si è trasferita per settimane isolata in un cottage come quello in cui viveva Virginia. Ha letto le lettere che la scrittrice dedicava al marito, piene d’amore e insieme di distacco, ha pensato minuziosamente a come arrotolare la sigaretta e a come indossare il cappellino.
Il risultato è strepitoso, tanto che l’ha portata dritta al palco degli Oscar del 23 marzo.
Ed’è solo l’inizio: nei prossimi mesi la vedremo in Dogville, un dramma sperimentale di Lars von Trier, in The Human Stain nel ruolo di una donna delle pulizie dal passato difficile, e in Cold Mountain, contadina nella guerra civile americana.
Tutti personaggi sofferti, intensi e sorprendenti, come la 35enne Nicole