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Tu mi stronchi e io mi arrabbio: le reazioni di attori e registi alle critiche negative

Qualcuno le comprende, altri le ignorano, ma tutti si sentono in qualche modo toccati. Ecco dieci scintille scoppiate tra critici e artisti

Inside Out

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10.03.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Hollywood è un grande palcoscenico si sa. E spesso a parare i colpi di insuccessi, critiche ingiustificate, oppure affondi legittimi, non c’è nient’altro che l’umorismo e il carattere dei diretti interessati. Registi, ma soprattutto attori, che spesso si sentono in dovere di rispondere agli attacchi al vetriolo che vengono scagliati contro una determinata partecipazione cinematografica.

E sono tante le reazioni. Alcune serie, altre divertenti, spesso affidate ai giornali oppure al più diretto Twitter. Ne abbiamo raccolte dieci, per capire come reagiscono le star quando il gioco si fa durissimo. 

 
Alex Proyas - Gods of Egypt
Il film con Gerard Butler del regista australiano Alex Proyas ha ricevuto una percentuale molto bassa su Metascore e Rotten Tomatoes. E Proyas non l’ha presa bene. In un lungo post su Facebook di circa due settimane fa, ha così risposto alle critiche: “Hanno fallito nel comprendere o fanno semplicemente finta di non capire, cosa questo film significhi. Così facendo credono di rispondere ad un consenso generale che non ha nulla a che fare con il film stesso”. Non molto sportivo insomma. 
 
 
John Boyega - Star Wars: Il risveglio della Forza 
L’attore venne criticato per il suo ruolo di ‘stormtrooper’ nell’ultimo episodio di Star Wars per via del colore della propria pelle. Un’accusa macchiata di razzismo alla quale Boyega ha risposto con un solido pensiero affidato a un cronista del New York Times: “Sono ben consapevole di chi sono, e sono un uomo nero. Un uomo consapevole, nigeriano, di colore e cioccolato”. Capito sì? 
 
Candace Cameron Bure - Fuller House 
Il remake della serie Full House di casa Netflix ha ricevuto molte critiche negative. Una delle attrici principali si è espressa così: “I critici non parlavano bene nemmeno di Full House, ed invece ha avuto otto stagioni in prima serata. Abbiamo fatto Fuller House per i fan e sono sicura che loro lo adoreranno”.

Adam Sandler 
L’attore quarantaseienne è sempre sotto attacco per i suoi ruoli. Eppure non sembra che la cosa riesca a toccarlo più di tanto: “So quello che scrivono di me. Potrei scriverlo a occhi chiusi. Ma io non faccio film per piacere ai critici, li faccio per far ridere la gente e divertirmi con i miei amici”.



Lee Je Hoon - Signal 
La serie televisiva sudcoreana che sta andando in onda su TVN ha molto seguito di pubblico e ascolti. Però Je Hoon è stato attaccato per la propria interpretazione e per la pronuncia di alcuni vocaboli. L’agenzia che lo segue, la Saram Entertainment ha così commentato: “Vista la natura unica del dramma, Lee Je Hoon deve usare molto vocabolario, in quantità maggiori di quello che userebbe nella vita. E recita molto di più di altri personaggi”.

Micheal B. Jordan - Fantastic 4 - I Fantastici Quattro. L’attore che ha interpretato la Torcia umana nel reboot di Josh Trank è stato duramente attaccato dai fan che si sono sentiti traditi rispetto alla versione tradizionale del fumetto. Per Jordan però si tratta di dichiarazioni pretestuose: “Capisco tutti i punti di vista, e mi rendo conto che non è possibile chiedere ai lettori di dimenticare cinquant’anni di fumetti. Ma il mondo è un po’ diverso oggi da quando il primo libro dei Fantastici quattro uscì nel 1961”. 



Jamie Dornan - Cinquanta sfumature di grigio 
Il film è stato massacrato dai critici su più fronti. Secondo i detrattori del film, persino l'intesa con la co-protagonista Dakota Johnson è stata del tutto assente. Dornan ha risposto così sul tema: “Non ci avrebbero fatto girare il film se ci fosse stato un problema di intesa. Quando fai un film del genere fai molti provini e non ci avrebbero preso se così fosse stato”.

Il cast di The Walking Dead (Seconda stagione) 
Nel 2012 la seconda stagione dello show fu criticata perché troppo poco splatter. Un reporter di ew.com intervistò alcuni membri del cast per sapere cosa ne pensavano della questione. Per Norman Reedus: “Se avessimo ucciso due milioni di zombie avrebbero detto che non c’era storia. Che vadano a quel paese”. Diplomatico. 

 
Joel Edgerton - Exodus 
Il film che racconta in parte la storia di Mosè e uscito nel 2015, fu criticato per aver fatto un’interpretazione ‘troppo bianca’ della storia con i caratteri principali positivi di pelle caucasica e i restanti – assassini e schiavi – di pelle nera. Edgerton dichiarò di ‘empatizzare’ con chi voleva boicottare il film per questo motivo.



Zoe Saldana - Nina
Zoe Saldana interpreta la grande cantante nel film Nina di Cynthia Mort in uscita nel 2016. Per Sam Waymon, fratello della Simone, la scelta della Saldana è stata del tutto inappropriata. “Troppo magra sullo schermo per fare Nina”, è stato il giudizio lapidario di Waymon. Al contrario, la figlia di Nina, Lisa Simone Kelly, ha dichiarato al Time di non essere affatto dispiaciuta per la scelta della Saldana. All'ennesima critica preventiva, l'attrice ha risposto citando la stessa Nina Simone: "Vi racconto cos'è la libertà per me. Niente paura. Non avere paura".

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