

NOTIZIE
Tsukasa Hojo
Tsukasa Hojo è l'autore delle fortunate serie a fumetti "Cat's Eye" e "City Hunter", dai quali sono stati tratti gli anime omonimi, anch'essi oggetto di uno straordinario successo sia in patria che in Occidente.

19.05.2009 - Autore: C.C
Tsukasa Hojo nasce il 5 maggio del 1959 a Kyushu, un’isola del Giappone,
Nonostante già da bambino amasse il disegno più che lo studio, non avrebbe mai immaginato di diventare un famoso mangaka. Hojo si avvicina, infatti, al mondo dei fumetti in maniera discontinua durante tutta l’infanzia e l’adolescenza, in un rapporto di odio-amore. Eppure, il suo talento negli anni si fa evidente, tanto che, all’università, collabora ad una fanzine come disegnatore.
Il primo lavoro professionale, ”Space Angel”, con cui si classifica secondo al Premio Tezuka, gli apre le porte della casa editrice Shueisha, con cui ancora oggi lavora attivamente.
La storia con cui approda, nel 1980, alla rivista ”Shonen Gump” della Shueisha è una commedia scolastica intitolata Orewa Otokoda.
Solo un anno più tardi, Hojo conosce il successo con la serie a fumetti ”Cat’s Eye”, arrivata in Italia col titolo ”Occhi di Gatto”. Tsukasa Hojo desiderava realizzare una storia dove il genere rosa ed il poliziesco si fondessero grazie al rapporto d’amore fra i due protagonisti. E ”Cat’s Eye” risponde in pieno a questo proposito. Hitomi, ovvero Sheila, è una ladra, ma è nel contempo l’eterna fidanzata del poliziotto Toshio, il nostrano Matthew. Hitomi ha due sorelle, Ai e Rui (Tati e Kelly), con le quali di giorno gestisce il bar ”Cat’s Eye”, e di notte condivide il mestiere di ladra.
”Occhi di Gatto” ebbe un successo strepitoso in patria e qui in Occidente. Dal manga venne successivamente tratto un anime di pari successo, più volte proposto anche qui in Italia. Ancora oggi sono molti i fan della serie. Non a caso, la Dynamic Italia ha recentemente proposto la serie completa degli episodi dell’anime in Dvd.
Del resto, Hojo aveva sempre desiderato che i suoi lavori fossero trasposti in anime. Un desiderio coronato ben due volte, poiché anche dall’altro suo manga più famoso, ”City Hunter”, è stato tratto un anime.
Anche in ”City Hunter” Hojo ripropone i temi e i personaggi a lui cari. Ancora una volta l’ambientazione poliziesca fa da sfondo alle vicende semiserie di Ryo, investigatore fin troppo amante delle belle donne.
Dopo l’intenso lavoro per le due serie di maggior successo, gli anni Novanta si aprono, per Hojo, con ”Splash”, dai temi simili ma meno incisiva.
Hojo passa poi al classico genere scolastico con le due serie ”Sakura no Hana Sakukoru” e ”Komorebi no Motode”.
”Taxi Driver”, una serie dove il genere fantasy si combina con le atmosfere metropolitane tipiche di Hojo, e ”Family Plot”, incentrata sulle vicende di una strana coppia di travestiti, rappresentano due parentesi prima di ”Rash!!”, serie a cui Hojo lavora dal 1994 in poi. ”Rash!!” ha come protagonista una avvenente infermierina che lavora all’interno di un carcere. Ma la ragazza, in realtà, si dedica anche al lavoro di investigatrice. Nemmeno ”Rash!!”, tuttavia, rappresenta un grande successo di pubblico. La stessa Shueisha decise di sospenderne la pubblicazione.
Tuttora Hojo realizza storie brevi per la Shueisha. Inoltre, si dedica all’insegnamento del disegno ai giovani aspiranti mangaka.