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Trionfano Chicago e Il pianista

Nella 75sima edizione degli Oscar il musical Chicago si aggiudica sei statuette tra cui miglior film e attrice non protagonista.

Nicole Kidman agli Oscar

24.03.2003 - Autore: film.it
Nell'edizione senza il tappeto rosso, in un clima apparentemente rilassato, con una platea in cui molti attori avevano una spilletta a favore della pace si è svolta la 75sima serata degli Oscar. Veri trionfatori della serata sono stati due film e un'attrice.   Il musical Chicago che si è aggiudicato ben 6 statuette tra cui miglior film e miglior attrice non protagonista, alla Zeta Jones, è stato l'indiscusso protagonista della serata.   Le due importanti statuette consegnate a Il pianista (per la miglior regia e ad Adrien Brody come miglior attore) hanno un po' stupito tutti perchè hanno battuto i due super favoriti della serata: rispettivamente Martin Scorsese, che è rimasto all' asciutto con il suo Gangs of New York e Jack Nicholson.   La regina della serata è stata Nicole Kidman, che dopo il mancato Oscar per Moulin Rouge era in forte odore di Oscar. L'attrice australiana ha ritirato il premio visibilmente commossa e si è domandata perchè in un momento così terribile tutti loro si trovassero in quel teatro a festeggiare. Nicole ha voluto sottolineare l'importanza del cinema e dell'arte anche in questi momenti di grandi sofferenze.   E' stata una cerimonia sostanzialmente sobria, condotta da uno Steve Martin che non ha risparmiato battute sullo star system e sulla guerra. E mentre fuori dal teatro avvenivano scontri tra manifestanti e polizia, dentro il primo a invocare la pace è stato Chris Cooper che dopo aver vinto la statuetta come miglior attore non protagonista per Il ladro di orchidee, ha urlato in maniera molto civile il suo no alla guerra.   Il momento di tensione piu' grande c'è stato quando Michael Moore, dopo aver vinto l'Oscar per il miglior documentario con Bowling a Columbine, ha gridato senza mezzi termini "vergogna, vergogna" riferendosi al presidente americano Bush. La platea si è divisa tra sonori fischi e altrettanti sonori applausi.   Le uniche due speranze italiane erano nelle mani di Alberto Grimaldi, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, tutti legati a Gangs of New York. Ma il film di Scorsese è stato letteralmente sconfitto dal fastoso e luccicante set di Chicago.