Sei storie concatenate e interpretate dagli stessi attori in ruoli diversi. Sei storie ambientate in epoche storiche talvolta vicine, talvolta lontanissime. Come un futuro in cui l'umanità è tornata allo stato tribale, o la storia di un mercante di schiavi in viaggio verso l'America nel 1849. Questo è Cloud Atlas, la nuova fatica dei fratelli Wachowski, diretta da loro insieme al tedesco Tom Tykwer e tratta dal romanzo L'atlante delle nuvole di David Mitchell. Si tratta di una pellicola ambiziosa e complessa, che con alcune inevitabili sbavature riesce a intrattenere per quasi tre ore di durata, anche se a volte il senso dell'operazione sfugge.
La critica è molto divisa tra chi ha amato e chi ha detestato il film, ma i registi non se ne preoccupano troppo. “Molti critici di oggi, appena incontrano un'opera d'arte che non capiscono completamente la prima volta che la osservano, si convincono che sia colpa del film o dell'opera d'arte – afferma Lana Wachowski – Pensano che sia un disastro e lo rifiutano”. Probabilmente a colpire di più, e quindi a causare le reazioni forti della stampa, è proprio questa ambizione smisurata di parlare della storia del genere umano, di come i sentimenti e gli errori si ripetano ciclicamente ma siano, in fondo, tanto causa dei nostri mali quanto sorgente della nostra forza.
Tom Hanks, Halle Berry, Jim Sturgess, Ben Whishaw, Hugo Weaving, Hugh Grant, Jim Broadbent e James D'Arcy: tutti interpretano ruoli multipli, a volte cambiando sesso, razza o età nello spazio di pochi fotogrammi, dato che il montaggio alterna continuamente tra una storia e l'altra. “A volte giri un film in cui interpreti lo stesso personaggio, ma devi andare in sei location diverse, tra Islanda, il deserto del Sahara e Los Angeles – spiega Hanks – Questo film era tutto ciò, ma al quadrato. Era come un algoritmo, perché la concentrazione e l'energia richieste da ciascun personaggio erano completamente diverse”.
Cloud Atlas è distribuito in Italia da Eagle Pictures.


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Tra le nuvole con Tom Hanks
Nei cinema Cloud Atlas, ultima fatica dei registi di Matrix

11.01.2013 - Autore: Marco Triolo