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Totò invade Roma in 3D

De Laurentiis presenta il restauro

Totò 3D Il più comico spettacolo del mondo

29.10.2011 - Autore: La Redazione
Totò è sempre Totò. Il Principe della Risata non smette mai di sorprendere anche a distanza di quarantaquattro anni dalla sua morte. Siamo nel 2011, l’era del 3D in cui film come Avatar e Le avventure di Tintin dominano il box office di tutto il mondo, eppure già nel 1953 qualcuno aveva tentato nel nostro paese la strada delle tre dimensioni, e per un genere, la commedia, che sembrerebbe estraneo ad esse. Totò 3D - Il più comico spettacolo del mondo, diretto da Mario Mattoli, fu realizzato con una tecnologia brevettata da Dino De Laurentiis e Carlo Ponti, e pertanto battezzata Podelvision. Un’invenzione che prevedeva due cineprese sul set, una per l’occhio destro e una per il sinistro. Un antenato del moderno 3D stereoscopico che però, nelle parole di Aurelio De Laurentiis, che ha fortemente voluto il restauro e ha presentato il film in conferenza al Festival di Roma, era “troppo costosa” per avere un seguito.

“Gli occhialini non venivano sterilizzati ed erano portatori di infezioni. E poi la proiezione del film richiedeva che venisse applicata sullo schermo una pellicola argentata che veniva rimossa dopo ogni proiezione. Ed era carissima”, prosegue De Laurentiis. Ciononostante, “Mio padre era entusiasta del formato – ricorda la figlia di Totò, Liliana De Curtis – Ha fatto il primo film italiano a colori e anche il primo in 3D. Voleva che il cinema fosse sempre al top”.

Il restauro è stato lungo e complesso, e ha richiesto più di un anno: “Tra i tanti film di Totò che abbiamo nell’archivio di famiglia, questo mi era sfuggito – confessa De Laurentiis – Appena l’ho scoperto, gli ho dato la priorità. Il film era molto danneggiato, e i negativi dell’epoca estremamente infiammabili. Per questo c’è voluto tanto. Siamo stati corteggiati da Cannes e Venezia prima di arrivare a Roma”. La pellicola potrebbe essere distribuita nelle sale per breve tempo oppure esordire su Sky 3D. Tutto starà nell’interesse degli esercenti.

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