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Toronto: Gosling e Cianfrance non convincono

The Place Beyond the Pines parte bene ma si perde lungo la via. Qualcuno però lo salva

The Place Beyond the Pines - Ryan Gosling

10.09.2012 - Autore: Marco Triolo
La prima immagine presentava Ryan Gosling in sella a una moto da cross. La sinossi diceva che l'attore avrebbe interpretato uno stuntman. Non ci voleva un genio per vederci dei paralleli con Drive, e le prime recensioni di The Place Beyond the Pines, terzo lungometraggio di Derek Cianfrance e secondo con Gosling, dopo Blue Valentine, in parte confermano e in parte smentiscono questa somiglianza.

Perché Pines risulta essere qualcosa di totalmente inaspettato: composto da tre segmenti distinti, con Gosling protagonista solo del primo, il film racconta tre storie legate tra loro in una cittadina dello stato di New York, Schenectady (il cui nome indiano significa, appunto, “il luogo oltre i pini”): quella di Luke, un motociclista che gira l'America con un circo itinerante, ma si dà alle rapine per mantenere il figlio piccolo; poi c'è Avery Cross (Bradley Cooper), poliziotto tormentato che dà la caccia a Luke, protagonista del secondo atto; e infine i loro due figli, quindici anni dopo. A interpretarli Dane DeHaan (visto in Chronicle) ed Emory Cohen.

Il film ha convinto poco la critica. Henry Barnes di The Guardian scrive che The Place Beyond the Pines “inizia furiosamente per poi allontanarsi in un viaggio lungo e lento”. Un primo atto virato all'action sfrenata lascia spazio a “un dramma serio”, “ambizioso ed epico, anche troppo”. In conclusione: “The Place Beyond the Pines avrebbe bisogno di un piede sull'acceleratore e invece si ritrova lo zucchero nel serbatoio”.

Peter Debruge di Variety lamenta la struttura del film: meglio sarebbe stato montare i tre episodi in ordine non cronologico per far affiorare i temi senza tediare lo spettatore: “Questo avrebbe potuto essere l'intento iniziale di Cianfrance e dei suoi montatori Jim Helton e Ron Patane, ma non rimane traccia di questi sforzi, e ciò risulta nello stesso genere di narrazione poco interessante che si potrebbe ottenere rimontando cronologicamente Memento”. Debruge cita comunque la colonna sonora di Mike Patton che “crea un'atmosfera inquietante che il film sfrutta solo parzialmente”.

David Rooney di The Hollywood Reporter parla della performance di Gosling, che “essenzialmente interpreta una versione a due ruote del personaggio di Drive”, ma riesce a comunicare efficacemente “il dolore e il pericolo strisciante di un uomo deviato alla maldestra ricerca di qualcosa di buono e puro”. Il film in sé “non raggiunge il livello del precedessore”, ma “azzecca un paio di momenti di lancinante potere”.

Una delle poche recensioni positive è quella di Alex Billington su Firstshowing: The Place Beyond the Pines è “un'intensa storia generazionale” ed è definito “ipnotico”. Cianfrance è “in grado di capire le sottigliezze e l'impatto generazionale delle decisioni passate. Ho sentito un paio di paragoni con Il padrino e onestamente non sono così azzardati”.