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Tornare a Cinecittà

08.06.2009 - Autore: Nexta
Per Riccardo Tozzi, presidente dei produttori cinematografici dell'Anica e di Cattleya, bisogna tornare a lavorare a Cinecittà per abbattere i costi e i tempi di produzione dei film italiani, che sono attualmente troppo onerosi.
"In Italia - dice Tozzi al Giornale dello Spettacolo, a margine di un convegno promosso a Roma dalla Regione Lazio sul Programma Operativo regionale - si è creata un'anomalia: negli anni del cinema 'due camere e cucina' si sono abbandonate le riprese in studio che richiedono un certo livello produttivo, scegliendo di girare tutti i film 'dal vero'. Oggi, se uno deve girare in un interno, si sistema con sei camion a Piazza Mazzini nel cuore di Roma e questo non può più essere".
Tozzi è categorico: "Dobbiamo, in una città come Roma, tornare a lavorare a Cinecittà. L'attuale situazione, infatti, ha creato un innalzamento dei costi di lavorazione in studio e, ancora peggio, ha allungato i tempi di lavorazione dei film. Mentre Clint Eastwood gira un film in sette settimane, in Italia si arriva anche a nove settimane, innalzando terribilmente i costi".