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Torino si colora di arcobaleno per il Torino Gay & Lesbian Film Festival

La 31esima edizione del Festival dedicato al dibattito sulla cultura LGBT in Italia e all’estero, dal 4 al 9 maggio 

Stonewall - film

Stonewall - film

21.04.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Il capoluogo piemontese diventa bandiera politica e artistica di diversità con una tagline ‘Infiniti sensi. Precise direzioni’ che già di per sé dimostra la volontà di spaziare oltre gli stereotipi e i muri sociali. Succede dal prossimo 4 fino al 9 maggio 2016 a Torino, presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema dove si svolgerà la 31esima edizione del TGLFF - Torino Gay & Lesbian Film Festival. Una manifestazione fatta di tanto cinema ma anche di tanti diritti.

E per il primo punto il Festival si apre con il film Stonewall di Roland Emmerich con gli attori Jeremy Irvine, Jonathan Rhys Meyers e Vladimir Alexis. La pellicola racconta la storia di Danny Winters, cacciato di casa perché gay, che si trasferisce a New York nel 1969 ed entra in contatto con la nascente scena LGBT del Greenwich Village.

Dall’altra parte, la serata di chiusura (9 maggio, ore 20.30), durante la quale verranno annunciati ufficialmente i vincitori, prevede, la proiezione in premiere italiana di Baby Steps di Barney Cheng (Usa/Taiwan, 2015), primo lungometraggio del regista, prodotto da Li-Kong Hsu, storico produttore di Ang Lee.



L’edizione di quest’anno avrà in programma 84 film, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, che sono rappresentativi della pluralità di voci proprie del cinema LGBT. Si contano ben 54 anteprime italiane, 2 anteprime europee e 9 anteprime mondiali.
 
Le nazioni più rappresentate, con 18 film, sono gli USA e l’Italia, a cui è dedicata la sezione Km 0: gli italiani. Spiccano poi la Germania, con 8 titoli, il Regno Unito con 6, Canada e Francia, entrambi con 5 pellicole. Tra le altre, si segnalano opere dall’Iraq (in coproduzione con la Germania), dal Vietnam, da Taiwan e da Cuba. Un’attenzione particolare sarà riservata a India e Tunisia.

Verranno assegnati 5 premi: il Premio Ottavio Mai, individuato da una giuria di 3 esperti composta dal direttore della sezione Panorama della Berlinale e creatore del Teddy Award, Wieland Speck, la cantante Paola Turci e l’attore Alessandro Borghi; il Premio Queer e il Premio al miglior cortometraggio, che potranno contare su due giurie composte dagli studenti del DAMS dell’Università degli Studi di Torino e dell’Agenzia formativa tuttoEuropa. Il pubblico assegnerà poi due riconoscimenti: il premio The Best Torino al miglior lungometraggio (scelto tra i titoli del Concorso lungometraggi e del Premio Queer) e il premio per il Miglior cortometraggio.

 
Fiore all’occhiello della programmazione sarà Chemsex (Uk, 2015) di William Fairman e Max Gogarty. Il film racconta sedici storie legate a una pratica divenuta emergenza nella comunità gay londinese e non solo: il chemsex, una combinazione di sesso e droghe sintetiche, usate per far cadere le inibizioni in un contesto sessuale estremo. 
 
Tra gli italiani invece, fa il suo ritorno al TGLFF il cagliaritano Giovanni Coda che, dopo aver partecipato, nel 2013, con Il rosa nudo (che ha ricevuto diversi riconoscimenti), porterà a Torino il suo nuovo lavoro Bullied to Death (Italia/Usa, 2016). Uno spazio del festival, poi, sarà dedicato interamente al Centro Sperimentale di Cinematografia con quattro titoli. Si tratta dei cortometraggi La tana di Lorenzo Caproni, Colla di Renato Muro e Merletti e borotalco di Riccardo Di Mario, Lilia Miceli, Anna Peronetto e Sara Tarquini, quest’ultimo prodotto dal Dipartimento animazione del CSC Piemonte.
 
In programma anche il documentario Al di là dello specchio di Cecilia Grasso, che narra la storia delle Eyes Wilde Drag, gruppo di performer e attiviste che, dal 2007, realizza spettacoli e laboratori per diffondere l’arte legata al mondo delle drag king.
 
Premiato come miglior documentario ai recenti Teddy Awards della Berlinale e presentato al Sundance 2016, Kiki di Sara Jordeno (Svezia/Usa, 2016) farà invece parte della selezione fuori concorso del 31° TGLFF. “Kiki” è un movimento di arti performative, diffuso a New York, che funge da collante per la comunità LGBT afroamericana. 
 
Per sancire, una volta di più, il legame tra i Teddy Awards e il TGLFF, quest’anno sarà proiettato Welcome All Sexes: 30 Jahre Teddy Awards di Rosa von Praunheim, omaggio del regista alla manifestazione berlinese.

Infine, spazio anche al mondo dell’infanzia. Per il Torino Gay & Lesbian Film Festival la cultura è un diritto: per questo motivo la programmazione ogni anno è pensata per poter abbracciare un pubblico il più vasto ed eterogeneo possibile.

In quest'ottica e in controtendenza con un diffuso modo di pensare che considera i bambini e il mondo LGBT due mondi distanti e inconciliabili, il TGLFF, in collaborazione con Giovani Genitori e Famiglie Arcobaleno, ospita per il terzo anno consecutivo Cinema con bebe?, iniziativa rivolta a tutte le famiglie con bambini. La mattina di domenica 8 maggio verrà proiettato il film d'animazione Il viaggio di Arlo di Peter Sohn, con una formula su misura per i più piccoli e per i loro genitori: volume ridotto, luci soffuse, fasciatoio, merenda, scalda biberon e passeggino parking.
 
Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale per il Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.

Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è online su: www.tglff.it.