TORINO 30 Il concorso prosegue con Am Himmel der Tag / Breaking Horizons di Pola Beck, dramma tutto al femminile, dai toni asciutti e misurati, che racconta di solitudine, maturità e maternità senza sottrarsi al dubbio, al dolore, alla tenerezza, a seguire Una Noche dell’esordiente Lucy Mulloy, storia di formazione ostinata e dolorosa, segnata dalla voglia di
libertà e girata in una Cuba sensuale, che oscilla tra morbosità e vitalità.
FESTA MOBILE Propone Whisky Galore! di Alexander Mackendrick dove, alla fine della guerra, in pieno razionamento, una nave diretta in America con un carico di whisky si incaglia al largo delle coste scozzesi. A corto di "acqua della vita", gli abitanti decidono di recuperare con ogni
mezzo (e illegalmente) il prezioso nettare. Commedia Ealing autarchica ed esilarante, diretta da uno degli "inventori" del genere. Si prosegue con Dimmi che Destino Avrò di Peter Marcias dramma di volti e di corpi inconsueto nel panorama italiano, con una capacità di raccontare che
si apre a squarci documentaristici imprevedibili. Il commissario interpretato da Salvatore Cantalupo (Gomorra, Corpo celeste) è un poliziotto che non si dimentica; Nameless Gangster: Rules of the Game di Jong-Bin Yoon è un’epopea gangster con un grande ruolo non scontato per la star coreana Choi Min-sik (da applauso) nei panni di un doganiere corrotto nel mondo della malavita degli anni 80. Dal regista di The Unforgiven, un successo enorme in patria, dove l’hanno paragonato ai gangster movie di Martin Scorsese; in Blancanieves il regista Pablo Berger porta sullo schermo la storia di Biancaneve trasformata in uno spettacolare mélo muto e in
bianco e nero, progetto che coltivava da molti anni ma è riuscito a realizzarlo solo dopo il successo di The Artist. Candidato spagnolo all’Oscar come miglior film straniero.
Per FESTA MOBILE / Ettore Scola verrà proiettato Romanzo di un Giovane Povero di Ettore Scola.
RAPPORTO CONFIDENZIALE Da segnalare K-11 esordio di Jules Stewart (la tatuatissima mamma della Kristen di Twilight), un prison movie che gioca con il trash e se ne frega della correttezza politica; mentre Maniac di Franck Khalfoun remake del celeberrimo e omonimo gore anni 80 di
William Lustig (qui anche co-produttore): quasi tutto in soggettiva, con l’angelico Elijah Wood nel ruolo che fu del laido e indimenticato Joe Spinell, un pugno nello stomaco con punte di feticismo selvaggio che lasciano allibiti.
ONDE Si spinge nella profondità della terra e dell'inconscio assieme a Les gouffres la giornata odierna della sezione Onde: il film del regista francese Antoine Barraud è una sorta di horror metafisico e onirico, in cui una donna si ritrova sola in un villaggio sudamericano mentre il marito geologo (Mathieu Amalric) è assente per esplorare cinque antiche grotte che ha scoperto. Le sue paure si tradurranno in un viaggio mentale al centro della terra, tra corpi e ombre che si nutrono della promiscuità tra paure e desideri, smarrimenti e identità. Il film di Barraud è poi affiancato dalla proiezione del cortometraggio Os Vivos tambem Choram di Basil da Cunha, stralunata parabola poetica tra Vigo e Kaurismaki, ambientata nel porto di Lisbona, in cui un uomo, stanco di fare il guardiano, sogna di imbarcarsi su uno dei tanti mercantili pronti a salpare.
TFFDOC Prosegue nel fuori concorso DOCUMENTI il focus dedicato alla politica e alle lotte: in Blankets For Indians il maestro dell'avanguardia americana Ken Jacobs racconta (in 3D) Zuccotti Park e Occupy Wall Street. Nel medesimo spazio di riflessione si ospita Zima, Uhodi ! Winter,
Go Away ! eccezionale e terribile testimonianza sulle ultimi elezioni russe vinte da Putin ad opera di dieci giovani registi, diplomati alla Scuola di cinema e teatro documentario di Marina Razbezhkina a Mosca. Il concorso ITALIANA.DOC continua oggi all'insegna della contaminazione fra l'Italia e il Mediterraneo: in L’île des Morts François Farellacci esplora il ruolo della morte e del fatalismo nella sua natia Corsica. Con I Don’t Speak Very Good, I Dance Better la primavera araba e Piazza Tahrir entrano nella vita di Maged El Mahedy, giornalista e regista egiziano che da anni vive a Roma, dando vita ad un film sorprendente dove pubblico e privato si mescolano in modo inaspettato e originalissimo.
TORINOFILMLAB Propone Djeca / Buon Anno Sarajevo di Aida Begic, dramma rigoroso, che dribbla gli stereotipi del genere e racconta con calda energia la complessa realtà odierna della ex Jugoslavia. Candidato all’Oscar per il miglior film straniero. A seguire Leones, opera prima di
Jazmin López, è un film di fantasmi, quasi una riflessione lirica sulla morte, viaggio onirico verso l’ignoto, in cerca di un oceano che sembra non mostrarsi mai. Infine Feed Me with your Words / Nahrani Me Z Besedami opera prima di Martin Turk che esplora le mai facili relazioni familiari raccontata secondo tre diversi punti di vista.
FIGLI E AMANTI Parte oggi la sezione FIGLI E AMANTI con il film scelto da Francesca Comencini e Filippo Scicchitano: The Wild Bunch / Il Mucchio Selvaggio di Sam Peckinpah; la regista e l’attore presenteranno il film in sala.
INOLTRE... Per la retrospettiva dedicata a Joseph Losey verranno proiettati Pete Roleum and His Cousins (1939); A Child Went Forth (1941); A Gun in His Hand (1945); A Man on the Beach (1955) First on the Road (1960); Figures in a Landscape (1970); Modesty Blaise (1966) e Boom (1968), gli ultimi due titoli citati, entrambi proiettati al Cinema Reposi in Sala 5, verranno presentati da Carlo Cotti.
Per ulteriori informazioni consultate il sito ufficiale del Torino Film Festival.


NOTIZIE
Torino: il programma del 26 novembre
Tutti i film della quarta giornata del Torino Film Festival

26.11.2012 - Autore: Comunicato stampa