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Torino: il giorno di Henry

Presentato al TFF il noir di Alessandro Piva

Henry - Carolina Crescentini

03.12.2010 - Autore: La redazione
Carolina Crescentini è la bella finita che si è cacciata nei guai dopo essere finita nel giro del traffico della droga gestito da mafia e camorra, e allo stesso tempo da criminali africani pronti a farsi la guerra per le strade di Roma. Dall’altra parte della giustizia il Commissario Silvestri, interpretato da Claudio Gioé, indaga su un duplice omicidio che lo porterà dritto dritto nella tana del serpente, dove il rischio di morire è altissimo.

Questa è la versione breve della trama di Henry, noir corale di Alessandro Piva (già regista de La capagira e Mio cognato) presentato in Concorso alla ventottesima edizione del Torino Film Festival: “Ho deciso di fare un passo indietro e tornare allo spirito del mio primo film – ha raccontato il regista - La volontà di realizzare un film tratto dal libro di Giovanni Mastrangelo nasce dalle suggestione di un universo interstiziale e oscuro, affascinante e labirintico insieme, che ho percepito sin dalla prima lettura”.

E mentre le vicende dei diversi personaggi si snodano tra salvezza e dannazione, la Roma che ne viene fuori è una città mai stata così oscura: “La sfida che comportava l’adattamento consisteva nel trasformare in immagini il doppio registro del romanzo, fatto di dilatate esplorazioni interiori e brusche impennate di azione. L’ambientazione del film è una Roma di non romani, in cui tutti sono immigrati o si sentono pesci fuor d’acqua nella loro stessa città”. 


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