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Top Ten

Una panoramica delle 10 puntate più belle di "Lost" secondo la nostra redazione. Siete d'accordo?

Lost: top 10

01.02.2010 - Autore: Elisabetta Tirabassi
Anche la puntata più insignificante di “Lost” ha dei motivi per essere ricordata e per questa ragione non è stato facile fare una selezione. Ma a noi le sfide piacciono e così ecco una lista di 10 episodi che noi reputiamo i più rappresentativi del fenomeno “Lost”.

1.01. Pilota (Pilot).
Già dal suo esordio questo telefilm si è fatto notare per l’impiego di mezzi e forze e per l’innovazione tecnologica. Le riprese dal vero su un’Isola, la ricostruzione dettagliata di ogni ambientazione e soprattutto una storyline da cardiopalma sono valse a questo episodio la palma del miglior pilota tra le serie statunitensi. Una volta visto, impossibile uscirne.

1.04. La caccia (Walkabout).
È il primo episodio in cui si capisce che l’Isola è speciale. La scoperta della paraplegia di Locke e della sua inspiegabile guarigione apre la strada a mille dubbi e interrogativi.  Emozionante il ritratto di Locke dato nei flash back: un uomo estremamente solo, schiacciato dal destino, in cerca di rivalsa.

3.01. Storia di due città (A tale of two cities). È L’episodio in cui finalmente sappiamo qualcosa in più su gli Altri. Ora hanno volti e nomi e soprattutto una vita che sembra anche fin troppo normale e agiata rispetto alle attese. Un nuovo mistero va ad aggiungersi ai tanti dell’Isola. Chi sono? Perché vivono lì? E soprattutto perché hanno rapito Jack, Kate e Sawyer?

3.06. Lo voglio (I do). La puntata dell’amore per eccellenza. Kate in un passato neanche troppo lontano cerca di ricostruirsi una vita, ma mente all’uomo che la ama e mente a se stessa. Vorrebbe essere la brava ragazza che prepara torte e sposa il poliziotto, ma non lo è. Non lo sarà mai. Come dice Sawyer “You run, I con” (“Tu fuggi, io truffo”). Ma da Sawyer non può scappare perché lui è in grado di leggerle dentro. Sawyer è in grado di far cadere tutte le barriere. Un ritratto di Kate psicologicamente perfetto.

3.10. Tricia Tanaka è morta (Tricia Tanaka is dead).
Questo è un episodio che trae la sua forza soprattutto dalla posizione che ha all’interno della serie. Dopo puntate veramente drammatiche, dense di emozioni e coinvolgenti, arriva questa puntata quasi di passaggio, capace di allentare il climax e sciogliere ogni tensione. E così mentre il camioncino plana sulla vallata, ci si abbandona all’entusiasmo del gioco, e si trova conforto nella solidità di un’amicizia.

3.19. Il brigantino (The brig).
Una delle puntate più dure di Lost. È la resa dei conti per Sawyer che si trova di fronte l’uomo che ha distrutto la sua famiglia e l’ha reso ciò che è. E davanti a sé trova un mostro. Un uomo senza dignità, senza rispetto per la vita, senza un briciolo di umanità. Un vero diavolo. Forse l’unico personaggio senza sfumature. E la morte arriva feroce e agghiacciante con una fotografia degna di Hollywood.

3.22./3.23. Attraverso lo specchio (Through the looking glass).
Se il sacrificio di Charlie sconvolge ed emoziona, il passaggio ai flash forward è il vero colpo da maestri. Eravamo tutti così abituati ai flash back che nessuno poteva sospettare che il Jack distrutto e annichilito dall’alcol non fosse nel suo passato, ma in un futuro se possibile più destabilizzante. E così l’ultima scena della terza stagione lascia tutti ancora una volta a bocca aperta.

4.05. La costante (The constant).
È forse l’episodio più bello di “Lost” in assoluto. I viaggi nel tempo e la potentissima teoria della costante ci vengono raccontati e spiegati in un episodio ricco di emozione e pathos attraverso l’amore impossibile di Desmond e Penny che continuano a cercarsi “No matter What”.

4.07. Jin Yeon (Jin Yeon).
Ci eravamo abituati ai flash forward e, ovviamente, si torna ai flash back. Jin che cerca un panda per celebrare una nascita. Tutti ci immaginiamo sia per Sun che è in ospedale a partorire e grida il suo nome e poi scopriamo che si tratta di un flash back e che Sun sta partorendo da sola perché Jin non è più con lei. Un'altra arguzia degli autori sempre capaci di ricordare allo spettatore che “niente è come sembra”.

4.09. Cambio delle regole (The shape of things to come).
Per la prima volta ci viene mostrato Ben in crisi. L’avido calcolatore, il cinico doppiogiochista perde la sfida più importante e abbandona colei che considera una figlia. Un errore di calcolo che uccide Alex muore, dopo che suo padre l’ha rinnegata. Crudele sopra ogni limite e per questo indimenticabile.

E per voi quali sono le 10 puntate da non perdere?