Tony Scott si toglie la vita a 68 anni

UPDATE: ABC News rivela che a Tony Scott era stato diagnosticato un cancro inoperabile al cervello. Questa, secondo le fonti, sarebbe la ragione del suicidio del regista. A seguire la news originale.

Inaspettata e terribile la morte di Tony Scott, 68 anni. Il regista, fratello di Ridley e suo socio nella compagnia di produzioni Scott Free, si è apparentemente tolto la vita gettandosi dal Vincent Thomas Bridge di San Pedro, distretto portuale di Los Angeles. La polizia sta trattando il caso come suicidio, e a quanto pare nell'auto di Scott, parcheggiata poco distante, è stato trovato un biglietto il cui contenuto non è stato reso noto.

La carriera di Scott inizia nel 1983, quando il regista passa dalla pubblicità al cinema con l'horror Miriam si sveglia a mezzanotte. Subito dopo, nel 1986, è la volta del film che ne avrebbe per sempre lanciato la carriera, quel Top Gun che fece anche la fortuna di Tom Cruise. Nella sua carriera trentennale, Scott ha diretto anche Beverly Hills Cop II, Giorni di tuono, il classico con Bruce Willis L'ultimo boy scout, Una vita al massimo (scritto per lui da Tarantino), Nemico pubblico e, negli anni più recenti, Man on Fire, Déjà vu - Corsa contro il tempo, Pelham 1 2 3 e Unstoppable, tutti con il suo attore feticcio Denzel Washington.

Avrebbe presto dovuto dirigere il sequel di Top Gun, prodotto da Jerry Bruckheimer e interpretato ancora da Cruise. Purtroppo, il suo gesto gli impedirà di portare a termine il lavoro e ci costringe a chiederci: cosa ha spinto un uomo di così grande successo, che aveva già programmi per i prossimi anni, a togliersi la vita in questo modo? Finché non ci saranno conferme ufficiali, non resta che aspettare.

Una morte comunque scioccante per un autore che, pur tra alti e bassi, ha segnato il cinema americano quanto il fratello più riverito. Ci mancherà.

(Fonte: The Hollywood Reporter)