
Dai tempi di "Turner e il casinaro", "Splash - Una sirena a Manhattan", "Insonnia d'amore" e "Forrest Gump" alla sua trasformazione in Eroe/Uomo qualunque, come viene visto sempre piu' spesso e come lo ritroviamo nell'ultima rappresentazione della storia vera del capitano rapito dai pirati al largo della Somalia. "Sono io. Non so come altro metterla. Alla fine del giorno anche io sono confuso da questa strana cosa che mi succede, ma non sono una persona speciale o diversa dalle altre" - ha risposto l'attore - "Penso di vedermi come un ragazzo che se fosse stato un bravo studente sarebbe stato uno storico. E se fossi stato bravo in scienze, sarei stato un dottore. Non sono bravo in nessuna di queste cose, percio' sono un attore".
Una serata divertente con Tom Hanks a raccontare di come ovunque vada tutti lo chiamino "Forrest Gump" e di come sia nata la sua esperienza come regista, ai tempi di "Music Graffiti" (suo esordio dietro la macchina da presa, nel 1996, poi seguito da singioli episodi televisivi e da "L'amore all'improvviso - Larry Crowne" nel 2011): "Sean (Pen ndr) aveva diretto 'The Indian Runner' fino ad allora, e quando gli chiesi come fosse farlo mi rispose che tutti gli attori dovrebbero dirigere, anche solo per rendersi conto di quanto sia duro…".