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Tokio! Tre geni e una metropoli

Tre storie affidate a tre registi (Gondry, Carax e Bong joon-ho) ambientate in una Tokio diversa, asfissiante, ipertecnologica e romantica.

Tokyo!

10.11.2008 - Autore: Antonio Marenco
"Interior Design” di Gondry e la storia di una giovane coppia che sbarca nel micro-appartamento di un amica per cercare lavoro. L’appartamento è reso ancora piu claustrofobico dall’arrivo di un quarto personaggio.
La vita non sembra facile per i due, Tokio inghiotte i suoi abitanti togliendo spazio, sogni e aria. Uno squallido lavoro part-time diventa una opportunità da non perdere, un orribile buco-appartamento incastonato tra mille uguali, un occasione.
Lui, giovane artistoide strampalato riesce a proiettare il suo “fumoso” film in un cinema porno. Lei, disorientata dalla grande città e opressa dalla responsabilità di trovare uno spazio, subirà una trasformazione che la fara sentire finalmente realizzata. Stravagante e luminoso, inaugura la serie.

Merde” e il nome dell’episodio diretto da Leos Carax (gia regista de “Les amants du pont neuf" e “Sans titre”) ed e anche il nome del personaggio principale: un rocambolesco “gobbo” verde, puzzolente e senza un occhio che si diverte a terrorizzare i passanti e rubare fiori e soldi per poi mangiarli.
Al centro della Tokio very-chic, emerge dai tombini e lancia granate sulla folla. Arrestato, nessuno riesce a comunicare con lui, infatti solamente un avvocato francese dall’aspetto poco raccomandabile, capisce la sua lingua.
In tribunale, alla domanda “perchè lanci granate sui passanti” risponderà: “perchè la gente mi fa schifo…specialmente i giapponesi!” Irreverente e tremendamente comico, promette un seguito: “Merde visita New York!”

Tokio Shaking” è l’episodio di Bong Joon-ho, regista sud-coreano di “The host” che racconta, in una Tokio tutta ville e giardini, la storia di un “hikkikomari”, una persona che decide di vivere recluso in casa senza contatti con l’esterno.
Nell’appartamento il personaggio sembra vivere discretamente la sua solitudine: non ha psicosi, ordina tutto meticolosamente, mangia in piedi per digerire meglio..semplicemente gli da fastidio la luce del sole e il contatto con la gente.
Se all’inizio la sua condizione sembra assurda, nel corso del film diverrà adirittura invidiabile, e tra proseliti e terremoti sarà costretto ad uscire per salvare una ragazza dall’isolamento che sembra aver contagiato ormai tutti.

I tre registi si alternano la scena confezionando tre splendide storie non ordinarie.
Tutte antitesi alla vita superorganizzata, ipermoderna e confezionata della Tokio odierna, fortunata a ricevere da tutti e tre una boccata d’ossigeno e una buona dose di humour.