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"Together"

"Together"

Together

16.01.2001 - Autore: Stefano Finesi
Svezia, 1975. Elisabeth, stanca del marito violento e ubriacone, fa le valigie e si trasferisce dal fratello Goran, trascinandosi dietro i due figli. Goran vive in una comune, dove si sono appena conclusi i festeggiamenti per la morte di Franco, ma dove soprattutto regnano alcool e spinelli, lamore libero, i capelli lunghi e la condivisione fraterna di ogni bene. Elisabeth, dopo un iniziale spaesamento, sembra abituarsi facilmente ai nuovi ritmi, ricevendo anche le attenzioni di una coinquilina bisessuale; maggiore fatica fanno i due figli, soprattutto la ragazza, se non fosse per la scoperta di un giovane corteggiatore vicino di casa. Anche i membri della comune devono fare i conti con divergenze, attriti e con televisione e wurstel, che, dopo un lungo embargo, fanno finalmente breccia in casa per la felicità dei bambini. Goran, daltra parte, deve vedersela con i tradimenti continui della sua Eva, che arriva addirittura a tentare di sedurre il giovanissimo vicino: accantonando ogni pregiudizio verso un sentimento borghese come la gelosia, Goran trova la forza di cacciare via la donna, per la soddisfazione dellintera comune. Elisabeth, invece, sembra sulla strada della riconciliazione   Il commento Non sono nato con il desiderio di diventare regista ma poeta. Poi mi sono stufato e ho trovato che il linguaggio del cinema era molto più eccitante. Lukas Moodysson, dopo una breve carriera letteraria, si è così convertito al cinema con Fucking Amal, il cui straordinario successo lha proclamato immediatamente uno dei più promettenti registi svedesi. Questa seconda prova, Together, non smentisce le aspettative, giovandosi peraltro di una produzione deccezione come quella della Zentropa Entarteinments di Lars von Trier: calato in pieni seventies (i contorni vanno dagli zoom improvvisi alle canzoni degli Abba) il film riesce nella delicata impresa di tessere un elogio nostalgico del tempo che fu e dei suoi ideali egualitari, pur prendendone comunque le distanze con una sapida ironia. Lo sguardo rimane sempre affettuoso, ma loltranzismo anti-occidentale (guai a chi beve coca-cola!) e ideologico (i bambini giocano alla tortura dei desaparecidos), e soprattutto le ipocrisie e la rabbia che allignano sotto la facciata dellamore libero, sono bersagli gustosi da cogliere e Moodysson raramente sbaglia colpo. Non è un caso comunque che il film termini con la partita del cuore in cui paradossalmente si azzera ogni agonismo: lutopia di un mondo migliore in cui si possa vivere insieme, nel senso più profondo del termine, è ancora possibile.   In sintesi Ottimamente girato, pieno di verve e sentimento, Together è capace come pochi altri film di rendere omaggio a unepoca facendo convergere sguardo critico e insopprimibile nostalgia.   Giudizio Un come eravamo che non rinnega il passato.  
FILM E PERSONE