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The Woman in Black - La nostra recensione

Daniel Radcliffe interpreta un horror classico riuscito purtroppo a metà

The Woman in Black - Daniel Radcliffe

03.03.2012 - Autore: Marco Triolo
Avete presente gli horror di oggi? Quelli con i teenager dal ciuffo che vengono ammazzati uno ad uno o finiscono vittime di qualche maniaco che ama le torture perverse? Ecco, dimenticateli perché qui siamo da tutt'altra parte. “The Woman in Black” di James Watkins si rifà a una lunga tradizione di horror classici, con cui condivide anche il marchio, quella Hammer che ha fatto la storia del genere e che ora è risorta dalle ceneri. Di contro, la classicità di The Woman in Black” sfocia a tratti nel già visto e in una certa noia. Ma è impossibile bocciarlo pienamente per via dell'ultima, intensa mezzora.

The Woman in Black recensione Daniel Radcliffe - Daniel Radcliffe

Daniel Radcliffe, orfano di “Harry Potter”, è qui ironicamente un padre di famiglia rimasto vedovo di recente che ha perso la sua direzione. Radcliffe si muove con una certa scioltezza in questa trama ricca di intrigo e mistero sullo sfondo della lugubre campagna inglese dei primi Novecento. Senza scendere nei dettagli: i bambini di un paesino sperduto muoiono in circostanze inspiegabili, spinti al suicidio dalla “donna in nero” del titolo, uno spettro che si aggira tra i corridoi di un'antica villa. L'avvocato Arthur Kipps (Radcliffe), incaricato di amministrare le carte della proprietaria della villa, morta di recente, andrà suo malgrado a fondo nel mistero.

The Woman in Black recensione Daniel Radcliffe - Daniel Radcliffe in una scena

The Woman in Black” procede per alti e bassi: a tratti c'è l'atmosfera giusta, spesso rovinata dai classici “BOOM” sonori che irritano più che spaventare. A questi falsi spaventi se ne alternano altri ben riusciti e funzionali alla trama, ma l'impressione generale è che si sarebbe potuto giocare di più con i suoni, i rumori e le immagini per suscitare la pelle d'oca tipica delle migliori ghost stories, piuttosto che stressare il pubblico con dei banali salti sulla sedia. Poi arriva quella mezzora finale in cui Radcliffe e Ciaran Hinds (sempre efficace) affrontano lo spettro faccia a faccia: la tensione monta finalmente in una sequenza d'orrore ben costruita e ritmata, fino a una risoluzione sofferta e a un gran finale che soddisfa. Se il film riuscisse a mantenersi sempre a questo livello, sarebbe un grande ritorno per la Hammer. Così com'è, è solo una discreta prova generale.

The Woman in Black”, in uscita il 2 marzo, è distribuito da Videa-CDE. Qui potete vedere il trailer.