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The Wolfman: Benicio under the make up

L'attore arriva a Roma per presentare il rifacimento del classico horror del 1941 interpretato da Lon Cheaney jr. Ci ha parlato delle sessioni di make up supervisionate dal mago Rick Baker. Ecco come si diventa lupi mannari!

The Wolfman - Benicio Del Toro

29.01.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma - “La mia più grande paura? Quella di rivelarla a voi così magari finisce per avverarsi!”. Si presenta così Benicio Del Toro, arrivato nella capitale per promuovere "The Wolfman", il remake de “L’uomo lupo” di George Waggner.  “Volevo rendere omaggio a quel film – racconta del Toro, anche produttore della pellicola – E allo stesso tempo ci siamo sforzati a costruire una storia che fosse il più possibile vicino alla realtà. Abbiamo messo in scena la licantropia come se fosse una malattia, un’infezione”.

Benicio Del Toro in una scena di The Wolfman

Il film è stato adattato da Andrew Kevin Walker (già sceneggiatore di “Seven” e de “Il mistero di Sleepy Hollow”). “Andrew ha creato nel copione questo rapporto tra me e Anthony Hopkins che ricorda molto l’Amleto. La differenza principale col film originale, è che nella versione del ’41 Talbot era soprattutto una vittima, adesso invece lo abbiamo rappresentato come un uomo che cerca di prendere il controllo sul proprio destino”. Del Toro ha sempre avuto una grande passione per il personaggio dell’Uomo lupo: la leggenda vuole che sia stato proprio il poster del film originale appeso in casa sua a convincere lui e il suo amico Rick Yorn di proporre il film ad uno Studio: “Ho sempre stimato Lon Chaney Jr. come suo padre che del resto che fa parte di una trinità sacra insieme a Bela Lugosi e Boris Karloff. Sono sempre stato un fan di questi classici horror e vi sfido a mostrare ad un bambino di oggi una foto di Frankenstein del 1940… sono certo che lo identificherà immediatamente”.

Benicio Del Toro in una scena di The Wolfman

Per diventare l’uomo lupo, Del Toro si è sottoposto a tre ore di make up quotidiano con Rick Baker: “Rick è un vero mago. Mi sottoporrei a qualsiasi seduta di make up con lui. In questo caso ci volevano 3 ore per applicare il trucco e due ore per rimuoverlo. Ed eccomi di notte nella roulotte a togliere il trucco, mentre tutti erano già a dormire! Sotto quel make up, pensavo a Chaney ma anche ai contemporanei:  il Gary Oldman di ‘Dracula’ o il Tim Roth de ‘Il pianeta delle scimmie’, gente che nonostante questa transformazione radicale,  rimaneva costantemente nel personaggio. E poi mi sforzavo a mostrare i denti: provate a stare vicino ad un cane, tutto è normale finché non vi mostra i denti... ecco ho cercato di fare la stessa cosa!".

Rick Baker e Benicio Del Toro sul set di The Wolfman

In uscita dal 19 febbraio (distribuito dalla Universal Pictures in 400 copie) "The Wolfman" è interpretato anche da Emily Blunt, Hugo Weaving e da Sir Anthony Hopkins: “Anthony è capace di pronunciare le sue battute con grande carisma e sempre con grande semplicità, una semplicità che invidio – ci confessa Del Toro - Non sono capace di fare come lui, ma spero che un giorno ci riuscirò”.

Rimanete sintonizzati su Film.it: presto vi faremo leggere la recensione del film e il nostro faccia a faccia personale con Benicio Del Toro e Emily Blunt.

Per saperne di più su The Wolfman
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