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The Number 23

"The Number 23" non è soltanto un film sull'ossessione per un numero, ma anche un'attenta analisi dell'animo umano. Esce oggi l'atteso thriller diretto da Joel Schumacher ed interpretato da Jim Carrey.

The Number 23

24.04.2007 - Autore: William Chioccini
Il giorno del suo compleanno, Walter Sparrow (Jim Carrey), tranquillo accalappiacani di provincia, riceve in regalo un romanzo intitolato “The number 23”, “Il numero 23”. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa: il libro, che Walter non riesce più a smettere di leggere, sembra rispecchiare la sua storia personale con una precisione oscura e inquietante. Ma il romanzo parla anche di un omicidio, e quando il mondo descritto nel libro inizia a prendere vita, Walter teme di essere condannato a commettere lo stesso orrendo crimine.

I numeri possono essere affascinanti, così affascinanti da scatenare una vera e propria ossessione. Il personaggio di Jim Carrey comincia a vedere ovunque il numero 23; più cerca, più le coincidenze si moltiplicano. La moglie Agatha, interpretata da Virginia Madsen, tenta saggiamente di fargli capire che le cose, compresi i numeri, hanno soltanto il significato che viene loro attribuito; Walter, tuttavia, si sente imprigionato in una terribile spirale di ossessione e paranoia. Impegnato in un doppio ruolo, quello del mite Walter e quello del turbolento detective protagonista del libro, Jim Carrey offre un’interpretazione convincente e raffinata.

La sceneggiatura dell’esordiente Fernley Phillips è molto ben scritta, chiara e compatta. La storia vede il protagonista avanzare su uno stretto sentiero, sempre in bilico tra sanità mentale e follia, in cui il mistero del numero 23 rappresenta solo la punta dell’iceberg: la personalità di Walter è complessa, affascinante, inquietante.

Questo thriller parla di molte più cose che di un semplice numero”, dichiara Joel Schumacher, il regista. “Descrive un’ossessione e come essa possa diventare molto distruttiva. Inoltre”, aggiunge, “è una pellicola sul senso di responsabilità. Penso che dovremmo assumerci la responsabilità delle nostre azioni e che, quando evitiamo di farlo, questo possa trasformarsi in una sorta di malattia, un malanno dell’anima che si manifesta in modo fisico”.

Non soltanto un film sull’ossessione per un numero, dunque, ma anche un’attenta analisi dell’animo umano quando si trova di fronte a scelte importanti e difficili, capaci di cambiare per sempre la vita della persona.

 

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