Il trailer di The Lady
Già pellicola di apertura dell’ultimo Festival del Film di Roma, The Lady arriva finalmente sugli schermi italiani. Il quattordicesimo lungometraggio di Luc Besson è un biopic su Aung San Suu Kyi (Michelle Yeoh in una performance intensa), leader del movimento democratico della Birmania. Abbiamo incontrato a Roma il regista:
Dopo Giovanna D’Arco, un’altra storia su un’eroina nazionale. Come lavori sulla psicologia femminile?
Bisogna avvicinarsi il più possibile alla verità, e questo rappresenta una grande difficoltà, perché questa donna è stata per undici anni agli arresti domiciliari e di tutti i suoi amici metà sono morti e l’altra metà sono in prigione. La famiglia a Oxford non la vede da venti anni, quindi praticamente non c’erano informazioni. Sono andato dai birmani che hanno lasciato il paese e ho cercato organizzazioni non governative, Amnesty International, Human Rights Watch. Tutte queste persone ci hanno dato informazioni per quattro anni, in questo modo abbiamo provato ad avvicinarsi al massimo alla verità.
Hai mai incontrato quindi Suu Kyi?
Solo alla fine delle riprese. E’ stato molto frustante per me, perché avrei tanto voluto incontrarla prima. Non ho avuto la possibilità di poterle chiedere se le dispiacesse che facessi un film su di lei, che è una richiesta gentile da porre, ma non le ho potuto chiedere nulla perché era agli arresti domiciliari, così abbiamo trovato un modo - e non posso raccontarvi quale - per mandarle il messaggio che stavo facendo un film su di lei.
Nel film vediamo la Birmania con una guida ma senza libertà, e adesso in Occidente stiamo vivendo un momento di confusione, abbiamo libertà democratiche ma viviamo un’assenza di leadership e forse anche di eroi. Questo film rappresenta per lei un modo per trovare una risposta a questa situazione caotica?
E’ esattamente il motivo per il quale ho deciso di fare questo film. All'inizio non l’avevo programmato, poi ho letto la sceneggiatura e ho subito spostato tutti i miei programmi. Volevo fare il film: non sapevo il perché esattamente, ma l’ho scoperto durante il percorso. Non più abbiamo modelli, da nessuna parte, mentre Aung San Suu Kyi è una bellissima persona come non ce ne sono tante oggi. Ci sono bugie ovunque, nello sport, nella religione, nell’economia, ovunque, tutto ruota intorno alle bugie, E poi vedi qualcuno come lei, piena d’amore, dignità e responsabilità. Lei sì che è un modello.
The Lady, in uscita il 23 marzo, è distribuito da Good Films.


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20.03.2012 - Autore: Alessia Laudati