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The Impossible - La nostra recensione

Ewan McGregor e Naomi Watts in un dramma familiare potente, anche se riuscito a metà

The Impossible - Naomi Watts, Tom Holland

29.01.2013 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
L’apocalisse dello tsunami del 2004 in Thailandia raccontata attraverso la vicenda drammatica di una famiglia divisa dalla catastrofe, che ha lottato con tutte le proprie forze per riunirsi. Il regista spagnolo Juan Antonio Bayona, che già aveva realizzato con The Orphanage un interessante melodramma travestito da horror, questa volta sfrutta le coordinate del disaster-movie per continuare il suo discorso di approfondimento sui valori familiari. Il tentativo è molto coraggioso, ammirevole ma non pienamente riuscito, ed è un vero peccato perché per almeno un’ora The Impossible è un film bellissimo.

The Impossible recensione Ewan McGregor Naomi Watts Toronto Film Festival - Ewan McGregor

La sequenza iniziale dello tsunami è girata con un realismo e una sensibilità notevolissime, che convergono su una messa in scena che poco o nulla concede alla spettacolarità e invece riesce a immergere il pubblico nell’orrore dell’evento. Il lavoro sul sonoro, sui dettagli, sulla costruzione di un set tanto devastato quando visivamente accurato, è davvero impressionante. Quando poi, dopo la catastrofe, la sceneggiatura si concentra sul rapporto tra la madre Maria e il primogenito Lucas, parte della famiglia di cinque persone scampata al disastro, Bayona pennella con alcune inquadrature di fortissima espressività i sentimenti e lo stato psicologico dei due personaggi. Ed ecco che allora l’interpretazione di una grande Naomi Watts e del giovane Tom Holland si dimostrano perfette, toccanti, vivissime. Bastano dei primissimi piani, dei volti segnati, degli sguardi che lasciano trasparire la disperazione, e The Impossible tocca le corde dell’animo umano con rara efficacia.

Poi però per forza di cose deve partire la trama riguardante la ricerca del padre/marito Henry, il quale, dopo aver salvato i due figli più piccoli, si rifiuta di credere che la moglie e l’altro suo ragazzo siano morti. Nella seconda metà del film, nonostante un Ewan McGregor solenne e molto convincente, il film allunga troppo i tempi della narrazione e in più di un’occasione cerca in maniera troppo affettata di arrivare ad emozionare gli spettatori. The Impossible disperde in qualche modo, attraverso scene eccessivamente patetiche, l’idea di messa in scena magnificamente calibrata che aveva proposto all’inizio. Anche perché in gioco entra una colonna sonora troppo enfatica ed adoperata con un’insistenza che produce l’effetto di respingere invece di avvicinare al sentimento.

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Questo non toglie, però, che come melodramma il film di Bayona sia un prodotto molto interessante, capace per un momento di coniugare intimismo, dramma sincero e potenza della messa in scena. Un’opera magari incompiuta ma potente, che merita assolutamente la visione, non fosse altro che per ammirare la bravura di Naomi Watts, l’attrice forse più talentuosa oggi in circolazione quando si tratta di muovere le corde del melodramma.

The Impossible, in uscita il 31 gennaio, è distribuito da Eagle Pictures.