
Ecco perché, seguendo questo criterio, diamo il Golden Globe per il miglior abito a Kate Hudson by Marchesa che, nonostante l’effetto “stuatuina sulla torta nuziale”, ha saputo interpretare al massimo questa tendenza. Gonna svasata su un fianco, assolutamente da tenere con la mano per mostrare l’iperbolico plateau ai piedi, e un bustino unico, una vera opera d’arte. Come sempre la maggior parte delle donne che hanno sfilato di fronte ai fotografi hanno scelto griffe italiane: da Valentino a Dolce e Gabbana, da Prada a Versace a Gucci, e su tutti Salvatore Ferragamo, che ha “piazzato” più abiti di ogni altro stilista al gala. Proprio di Ferragamo però, dobbiamo bocciare l’abito di Elisabetta Canalis che, con tutti quegli intrecci sul busto stile vestale romana, dava l’impressione di essersi tirata a lucido per accompagnare il suo bel George.

Lontane dalla sufficienza anche Penélope Cruz (abito, trucco e parrucco che la fanno sembrare sua nonna), e Heidi Klum, con un abito Cavalli che evidenzia tutti i più recenti difetti del suo corpo. Molto meglio Fergie, con un morbido Stile Ipero color lavanda, firmato Dolce e Gabbana, che accompagna la sua figura generosa e ingentilisce la sua postura non proprio signorile... E che dire della stupenda Zoe Saldana, che compensa l’eccessiva magrezza con uno strascico sontuoso firmato Louis Vuitton? Semplicemente divina.

Il premio per il peggior look non teme concorrenti: Mariah Carey volgarmente fasciata in un Max Azria che ostenta tutto il suo cattivo gusto. La segue in blocco tutto il cast femminile di “Big Love”: Chloe Sevigny conferma che da quando Valentino ha lasciato la maison, i suoi successori non sono all’altezza, mentre Ginnifer Goodwin e Jeanne Tripplehorn sembrano essere state vestite dalla comunità di mormoni dove è ambientata la loro serie, con due abiti “ammazzaforme” i cui colori accostati fanno desiderare un pugno in un occhio. Di tutt’altra pasta la sempre autoironica Tina Fey, con un abito da bambolina di Zac Posen che però sembra uscito dalle matite di Tim Burton.

Rimanendo alle serie televisive, analizziamo il cast femminile di "Dr. House": non è incredibile come le due attrici più giovani, Jennifer Morrison e Olivia Wilde, abbiano entrambe scelto di appesantire i loro splendidi volti con il make-up e le acconciature e per questo crollino miseramente di fronte alla freschezza glossy di Lisa Eldenstein? Un’insufficienza anche a chi ha voluto provare il look Barbie: Lauren Graham e Diane Kruger pensavano forse di dover andare al ballo della scuola...

Infine spendiamo due parole per gli uomini, perché l’eleganza non è solo femminile: gli smoking più belli sono quello del supersexy Robert Downey Jr. e quello iperclassico del giovane Chace Crawford. Bocciamo Mickey Rourke: va bene interpretare un personaggio, ma se vuoi tirare a lucido la tua vita, dovresti evitare gli inserti di finto pitone...
L’accessorio più importante? Ovviamente il nastrino colorato, simbolo di chi manda aiuti umanitari a Haiti. Le star con un cuore non dimenticano di sensibilizzare e donare.
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