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Lunghi, concisi, lacrimosi e velenosi: ecco i ringraziamenti più famosi dei divi che hanno vinto lOscar.

Oscar

21.03.2001 - Autore: Valentina Bisti
Quello di Alfred Hitchcok e\' stato il più breve, quello di Roberto Benigni il più spassoso, quello di Vanessa Redgrave il più velenoso: alcuni dei grazie dei vincitori degli Oscar sono entrati nella storia del cinema. Hollywood ha reagito oggi con freddezza alla doppia trovata escogitata quest\'anno dagli organizzatori degli Oscar, preoccupati dalla lunghezza interminabile di molti discorsi di ringraziamento, per convincere i vincitori a non superare i 45 secondi previsti. Una tv ad alta definizione (valore: duemila dollari) sarà regalata al vincitore più sintetico. Inoltre i conquistatori degli Oscar potranno pubblicare sulla pagina Internet della Academy una \'lista di nomi\' che desiderano ringraziare. \"Evitate la lista della lavandaia - ha implorato Gil Cates, produttore della diretta tv della cerimonia -. Tutti abbiamo familiari e collaboratori da ringraziare. Uno dei discorsi di ringraziamento più famosi è quello di Alfred Hitchcok quando nel 1967 ricevette dalla Academy il prestigioso premio alla carriera (lo stesso che sarà consegnato quest\'anno al produttore italiano Dino De Laurentiis). Il mago del brivido soffiò sul microfono un semplice \"Thank you\". Dalla parte opposta della gamma è il discorso interminabile che l\'attrice Greer Garson impose nel 1943 al pubblico degli Oscar dopo la sua vittoria per l\'interpretazione de La Signora Miniver. Per 90 minuti la grande attrice era rimasta sul palco a parlare senza che nessuno riuscisse a trovare il coraggio di bloccarla. Una situazione irripetibile oggi. Dopo 45 secondi l\'orchestra entra in azione sovrastando le parole del vincitore verboso. Ma sono consentite eccezioni quando il discorso, pur lungo, è divertente e fa spettacolo. Nessuno ha dimenticato agli Oscar la performance di Roberto Benigni che fece seguire alla geniale \'passeggiata sulle sedie\' uno sproloquio di alcuni minuti nel suo inglese maccheronico e irresistibile. Il discorso di Benigni è invariabilmente incluso nei montaggi della Academy sui ringraziamenti indimenticabili. Uno dei discorsi più lacrimosi è stato quello fatto da Gwyneth Paltrow dopo la vittoria per Shakespeare in Love con la voce rotta dal pianto dall\'inizio alla fine. Il trionfale e, diciamolo, un pò ridicolo, \'Sono il Re del Mondo\' del regista James Cameron (una battuta del suo film Titanic) è ricordato ancora oggi come un esempio di presunzione e megalomania. Uno dei ringraziamenti più velenosi fu quello di Vanessa Redgrave (premiata nel 1978 come miglior attrice non protagonista per Julia) che attaccò con l\'epiteto di \"Banditi Sionisti\" un gruppo che stava dimostrando contro le simpatie pro-palestinesi.