Il cinema italiano sarà al centro della terza giornata del festival. Tra documentari e incontri da non perdere, saranno ospiti Marco Bechis, Luca Guadagnino e Gigi Proietti.
Il primo presenterà alla 17, al Massimo 1, il suo ultimo film Il sorriso del capo, documentario con cui il regista di Garage Olimpo riflette sui meccanismi della fabbrica del consenso istituita dal fascismo, attraverso immagini e suoni originali provenienti dall’Archivio Luce: un lavoro di montaggio che studia il passato per coglierne gli inquietanti segni nel presente.
Un’operazione simile è quella che tenta Guadagnino con Inconscio italiano (Reposi 2, ore 19.45), in concorso nella sezione Italiana.doc, da sempre una colonna del Torino Film Festival: l’analisi precisa e documentata dell’anima del nostro paese, a partire dall’occupazione dell’Etiopia da parte di Mussolini.
Gigi Proietti, infine (e a dire il vero un po’ a sorpresa, per chi aveva dimenticato i suoi trascorsi “altmaniani”), introdurrà al pubblico la visione di Un matrimonio di Altman (Massimo 1, ore 22) con irresistibili aneddoti sulla lavorazione e il rapporto con Gassman, anch’egli interprete del film.
Tra le molte cose in programma, oltre all’anteprima di Midnight in Paris di Woody Allen, uno dei migliori tra gli ultimi film del regista newyorchese, due opere sorprendenti da Festa mobile e Onde: alle 19.30 al Massimo 1 La guerre est declarée di Valerie Donzelli, potentissima storia a cuore aperto di una famiglia in lotto contro la malattia del figlia neonata, e alle 19.45 al Greenwich 1, Intro di Brandon Cahoon (anch’egli presente alla proiezione), folgorante ritratto di un musicista di strada americano che, tra la California del nord e il deserto dello Utah, rilegge in modo essenziale il mito del road movie e il rapporto tra rock e paesaggio americano.
Sempre dalla produzione indie americana vengono inoltre gli ottimi The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie Losier (Reposi 2, ore 22.30) e The Dynamiter di Matthew Gordon (Massimo 3, ore 22.30): il primo un documentario sulla relazione d’amore e dipendenza fisica tra la celebre icona underground Genesis P-Orridge, cantante e artista della New York anni ’80, e la fidanzata Lady Jaye; il secondo una limpida opera prima che racconta la solitudine di un ragazzino del Mississippi alle prese con la nonna e il fratellastro. Insieme con Intro, una bellissima dimostrazione di come il cinema americano possa evolvere e sopravvivere a se stesso.


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Terzo Giorno TFF
Tra documentari e incontri da non perdere, saranno ospiti Marco Bechis, Luca Guadagnino e Gigi Proietti.

27.11.2011 - Autore: Nexta