NOTIZIE

Teppisti contro alieni

Anteprima: Attack the Block

Attack the Block

02.08.2011 - Autore: Marco Triolo
Credevano di averci in pugno, ma non c'era posto peggiore in cui atterrare. Sono gli alieni di Attack the Block, prorompente action fantascientifico inglese, scritto e diretto da Joe Cornish e interpretato da un gruppo di giovani esordienti guidati dalla rivelazione John Boyega. A produrre c'è Edgar Wright, il regista de L'alba dei morti dementi, e si vede: Attack the Block viaggia sulla stessa linea sottile tra umorismo, violenza e fantastico che caratterizza le opere del produttore.

Il film è ambientato a South London, uno dei quartieri peggiori della capitale britannica: il luogo scelto da un esercito di critters spaziali per dare inizio a un'invasione su larga scala. Ma le bestiacce non hanno fatto i conti con Moses e i suoi amici, una gang di teppisti che, con l'aiuto di un'infermiera che avevano tentato di derubare prima dell'arrivo degli alieni, e di uno spacciatore codardo (Nick Frost), daranno del filo da torcere agli alieni.

Siamo a cavallo tra l'omaggio e l'originalità: come il suo mentore Wright (con cui ha scritto Le avventure di Tintin di Steven Spielberg), Cornish sembra intenzionato a giocare con tutti i codici del genere sci-fi, ma senza burlarsi di esso: “Il mio film è ispirato al cinema americano, e in particolare alla sua capacità di fondere realismo e fantastico. In Gran Bretagna siamo sempre stati bravi con il realismo, un po' meno a combinare i due”. Il film è descritto come un mix del cinema di John Carpenter e I guerrieri della notte di Walter Hill. Il protagonista Boyega va un po' più in là e lo paragona al già citato Critters e a Gremlins. Si respira, insomma, l'aria di un film Amblin anni Ottanta, condito però con un grado di irriverenza e crudezza tipicamente britannico.

Ma il punto fondamentale di questo tipo di produzioni e quello su cui molti prodotti del genere finiscono per deludere sono le creature: Cornish evita saggiamente la banale (e costosa) CGI per un ibrido di live action e rotoscope: “Ero ossessionato da Il signore degli anelli di Ralph Bakshi. Da bambino vidi un documentario che ne parlava, e rimasi affascinato dal fatto che, colorando dei fotogrammi ripresi dal vivo, l'immagine si appiattisse. Ho pensato quindi di girare con un attore in una tuta pelosa e poi cancellare i riflesso del pelo, trasformandolo in una forma bidimensionale. Come se la sua proprietà fosse di assorbire la luce”.

Attack the Block esce in questi giorni in USA, mentre ancora non abbiamo una data italiana. 

FILM E PERSONE