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Tarantino racconta Hendrix

La voce che ha scatenato più delle altre la fantasia pop è senza dubbio quella di Tarantino che dirige un film su Jimi Hendrix

Hendrix Tarantino

12.04.2007 - Autore: Claudio Moretti
I poeti maledetti del rock scompaiono drammaticamente e improvvisamente. Abbandonano la vita terrena con un ultimo assolo di chitarra. Vanno dietro le quinte per un attimo. Il popolo dei proseliti adoranti li invoca per il bis. Ma loro non tornano più. Se ne vanno dal palco per non riapparire più. E risorgono solo anni dopo sul grande schermo del cinema. Nel buio della sala avviene il miracolo.

Val Kilmer ridà un corpo a Jim Morrison. Joaquin Phoenix incarna Johnny Cash. Michael Pitt prende le sembianze di Kurt Cobain. Le giovani vite avventurose dei talenti della musica sono materia da romanzo. E se per questo anche da cinema.

La loro musica ha continuato a suonare dappertutto, ma il loro corpo non si era più visto. Si direbbe: è un dettaglio, sono cantanti mica attori, ci basta la loro musica. E invece il corpo del cantante rock è una delle icone simbolo del XXI secolo. Solo il grande schermo, con le sue gigantesche marionette umane, è in grado di farlo rivivere.

Tra i geniali talenti non ancora raffigurati in una biografia di celluloide ne manca soprattutto uno. Nel 1967 esce l’album Are you experienced?, ed è un immediato successo planetario. Quello stesso anno, al termine di una performance live presso l'Astoria Theatre di Londra, un chitarrista dovette ricoverarsi in ospedale per ustioni alle mani: aveva dato fuoco sul palco alla sua chitarra.

Il poeta della chitarra elettrica scomparve il 18 settembre 1970 in circostanze misteriose. Allora ventisettenne, fu trovato privo di sensi nel suo letto in un albergo di Londra. Il fitto mistero non venne chiarito dalle scarse indagini dell’epoca. Si disse che era stato stroncato soffocato dal suo stesso vomito. Un'overdose di barbiturici o una grande quantità di vino rosso furono le ipotesi più accreditate.

La vita di James Marshall Hendrix, più noto come Jimi Hendrix, è una sceneggiatura già scritta per Hollywood. E l’idea di vederlo tornare in vita deve aver fatto gola ai molti fan, sia di Hendrix che del cinema. Ecco allora che la fantasia scatena realtà parallele. In una di queste Lenny Kravitz dovrebbe interpretare il celebre chitarrista e Quentin Tarantino dovrebbe mettersi dietro la macchina da presa.

Il tutto supervisionato dal produttore Elver Von Lear che si sarebbe appassionato al progetto e avrebbe preferito Tarantino a Clint Eastwood e David Fincher. Dopo aver visto Gus Van Sant portare sul grande schermo Kurt Cobain ignorando la musica dei Nirvana, Von Lear ha pensato di incentrare il film sulla musica, seguendo un altro esempio, il “The Doors” di Oliver Stone.

"Sto iniziando a organizzare un film che sarà decisamente incentrato sulla musica, grazie soprattutto alle registrazioni originali in nostro possesso. So esattamente cosa è successo a Hendrix. Sono in possesso dei documenti dell'autopsia e ho rimosso i sigilli delle deposizioni che riguardavano l'eredità di Hendrix. Ci sono voluti molti anni per affrontare tutte le cause, infiniti viaggi tra Stati Uniti e Inghilterra. Ma ora è arrivato il momento di fare il film”.

Le riprese dovrebbero iniziare alla fine del 2006 e toccherebbero Seattle, New York, Toronto e Londra. L'intero progetto sarebbe seguito da Leon, il fratello del leggendario chitarrista. Altre indiscrezioni trapelate raccontano che il film avrebbe già una sceneggiatura, che Tarantino l'avrebbe approvata e starebbe collaborando con il fratello di Hendrix per avere accesso a tutto il materiale necessario.

La voce che ha scatenato più delle altre la fantasia pop è senza dubbio quella di Tarantino che dirige un film su Jimi Hendrix. Un genio del cinema a confronto con un genio della musica.

Eppure il grande protagonista di tutta la vicenda è al momento il “condizionale”. Mai come questa volta il condizionale è d’obbligo. La prima notizia era apparsa su “PAGE SIX” del New York Post, non esattamente una pagina di giornalismo scrupoloso, ed era poi rimbalzata su vari siti web.

Tarantino, tra l’altro, al momento è piuttosto impegnato. Sta terminando "Grind House", un horror a quattro mani con Robert Rodriguez e poi dovrebbe dedicarsi a "Inglorious Bastards" etichettato come war-movie dai toni drammatici. E in effetti un paio di giorni dopo non si è fatta attendere la smentita: “Non sono interessato a un progetto sulla vita di Jimi Hendrix. Sono tutte farneticazioni”.

Ma anche la stessa smentita di Tarantino è avvolta da un alone di mistero. E’ apparsa sul sito Ain't cool news, e pare che il regista abbia rilasciato un'intervista a margine di un festival del cinema in Texas, dichiarando che le voci circolate su Internet sono prive fondamento. Pure la sua dichiarazione è tuttavia priva di fondamento. E il mistero condisce così un film già di per sé misterioso. Come se non bastassero un chitarrista dal talento misterioso morto in circostanze misteriose.