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Taken: La vendetta - La nostra recensione

Liam Neeson consacrato definitivamente a superuomo in un sequel adrenalinico più reazionario ma inferiore all'originale

Taken: La vendetta - Liam Neeson

13.10.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Liam Neeson dichiara guerra all'Albania. E la vince uccidendo una sessantina di albanesi nel giro di novanta minuti. Un passo più avanti dei supereroi, e uno in meno rispetto allo Schwarzenegger d'annata. Il suo più grande potere? La paranoia. Una qualità che paralizza tanti uomini ma che diventa il catalizzatore di ogni talento del suo Bryan Mills, uno di quelli che dorme con un arsenale sotto il letto e che non lascia mai casa senza un microtelefono da nascondersi nelle scarpe.

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Sebbene mai all'altezza dell'originale Io vi troverò - uno dei guilty pleasure dell'ultimo decennio - Taken: La vendetta cerca di trovare spunti visivi e narrativi che si liberino dal concetto di sequel fotocopia, più grande e più spettacolare. Non ci riesce sempre, sebbene regali alcuni momenti adrenalinici. Il film parte a rilento a Los Angeles, lavorando su sentimenti e humour: la macchina da presa di Olivier Megaton (regista di Transporter 3) vuole prendere in giro il personaggio sottolineando l'iper-prottettività verso la figlia, scatenata dalla sua gelosia. Serve a poco, del resto siamo andati al cinema per vedere Bryan fare “quello che sa fare meglio”. Passano venti minuti prima che Neeson scateni la bestia che ha dentro. E lo fa gradualmente, prima con un paio di sequenze di lotta da riscaldamento e poi con un'escalation d'azione nella quale lo vediamo a tutti gli effetti superuomo.

Due le scene madri di questo sequel in grado di emozionare: in una lo vediamo orientarsi nonostante sia bendato all'interno di un furgone e nell'altra dare indicazioni alla figlia al telefono mentre quella si muove tra i tetti di Istanbul con un paio di granate a portata di mano. Sequenze ben congegnate, eseguite e interpretate da un Neeson freddo e calcolatore. Una macchina da guerra che non conosce emozioni tranne quella di voler punire i cattivi. L'intera trama che ruota intorno alla vendetta dei cattivi è un MacGuffin due volte più superficiale di quello del primo film. Ma la location turca funziona, affascina e a tratti ruba la scena.

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Ritrovare Mills in una nuova disavventura adrenalinica fa certamente piacere, a patto che sia l'ultima volta. Ma Hollywood non la pensa così...

Taken: La vendetta è distribuito dalla 20th Century Fox. Qui trovate il trailer.