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'Tabu'-Gohatto'
'Tabù-Gohatto'

06.04.2001 - Autore: Stefano Finesi
Kyoto, 1865: il Giappone sta per sprofondare in una guerra civile tra i ribelli che lottano per labbattimento dello Shogunato Tokugawa e i samurai fedele al potere. I più valorosi tra questultimi si raggruppano nella truppa Shinsen-gumi, che ha sede in un antico tempio buddista: è qui che avvengono le selezioni delle nuove leve e il tirocinio dei samurai più giovani.
Sozaburo Kano e Hoyzo Tashiro sono gli ultimi prescelti: freddo e raffinato il primo, irruento e grossolano il secondo, Tashiro prova subito una notevole attrazione per Kano, soprattutto dopo averlo visto portare a termine unesecuzione senza battere ciglio. Dopo un po di tempo per il tempio iniziano a circolare pettegolezzi sui due, soprattutto riguardo Kano e la sua acconciatura da adolescente, che tradirebbe tendenze omosessuali. Il luogotenente Hijikata, per chiarire la vicenda, li fa combattere tra di loro e larrendevolezza di Kano, in realtà migliore schermitore, lo convince della verità delle voci. Ma non è solo Toshiro ad essere vittima del fascino di Kano: il capo della guarnigione Kondo gli mostra attenzioni inaspettate, uno degli anziani della truppa, Genzaburo Inoue, lo prende sotto la sua protezione, mentre un samurai esterno alla scuola arriva a sedurlo.
Quando però questultimo viene ritrovato ucciso, Hijikata sente il bisogno di fare luce al più presto sulle relazioni pericolose che stanno scotendo lo Shinsen-gumi: incarica Yamazaki di portare Kano in un bordello e svelare finalmente la natura della sessualità del ragazzo. Questo, comera prevedibile, rifiuta una prostituta creando scompiglio e qualcuno, quella stessa notte, prova ad uccidere Yamazaki. Il pugnale ritrovato sul luogo del delitto appartiene a Toshiro e i sospetti di Hijikata sembrano confermati: proprio a Kano verrà ingiunto di giustiziare il compagno, ma la realtà si dimostrerà meno semplice di quello che crede Hijikata.
Il commento
Oshima riesce come pochi a mettere in scena la passione, il tradimento, la violenza mantenendo un controllo ferreo della rappresentazione: come lo Shinsen-gumi e il suo codice inviolabile (il Tabù, appunto) lasciano a malapena trapelare dal loro rigore gli impulsi che agitano i samurai, così il film è costruito su una disciplina formale che stempera e irrigidisce, congela il senso caricando la narrazione di quellambiguità morbosa che è forse uno dei tratti migliori dellopera. La figura di Kano è naturalmente quella che più si sobbarca tale ambiguità, nel modo riluttante in cui si offre allamore, in quello spietato con cui uccide proprio i suoi amanti, nellarrendevolezza con cui spesso tiene da parte la sua bravura da schermitore. Ma soprattutto, nel suo ruolo di centro e causa della drammatica implosione dello Shinsen-gumi, è quella che meglio incarna latmosfera decadente che contraddistingue la fine di unepoca storica e la prossima estinzione della figura del samurai.
A coadiuvare il vecchio regista (classe 1932), ricordiamo alcuni collaboratori deccezione, da Taheshi Kitano nei panni di Hijikata (già protagonista per Oshima di Furyo, quando Beat Takeshi era ancora uno sconosciuto in occidente), a Ryuichi Sakamoto alla colonna sonora.
In sintesi
Freddo e rigoroso nella messa in scena ed estremamente drammatico negli argomenti trattati, il film di Oshima seduce con unambiguità mai gratuita e con una tensione poetica che scorre sotterranea per gran parte del film, ma le cui improvvise rivelazioni hanno al capacità di abbagliare.
Il giudizio
Ascetico e passionale al tempo stesso