“Il film della Paramount Pictures – scrive il Los Angeles Times – è ambientato in Ohio nel 1979, e introduce una troupe di sei ragazzini, che intendono usare una cinepresa Super 8 per girare un film di zombie. Una notte, il loro progetto li porta in un'area isolata, vicino ai binari di una ferrovia rurale e, a riprese iniziate, arriva improvvisa una calamità: un camion si scontra con una locomotiva in arrivo e un terribile deragliamento riempie la notte di metallo urlante e una pioggia di fuoco. Poi qualcosa emerge dalle lamiere, qualcosa di decisamente non-umano”. A quanto pare, “Super 8” nasce dalla fusione di due progetti, uniti assieme a causa delle “rispettive mancanze”. Il primo era una storia non fantastica di “coming of age” su un gruppo di ragazzi che decidono di realizzare un film con una cinepresa super 8. Il secondo un film di sci-fi che includeva riferimenti alla paranoia legata all'Area 51 negli anni Settanta.

Abrams non ha risparmiato i commenti sulla sua nuova creatura: “Durante la lavorazione, ho capito che avrei potuto creare il mio genere di film preferito, un genere molto difficile da definire, perché potresti dire che si tratta di un film di fantascienza, una storia d'amore, una commedia o uno spettacolo di effetti speciali, e avresti sempre ragione”. E conclude: “Per noi 'Super 8' è una sfida enorme. Certo, abbiamo il nome di Steven e il mio, ma non abbiamo famosi supereroi, né un franchise pre-esistente, non è un sequel, e non ci sono attori conosciuti. Ma credo che abbiamo un grande film”.

“Super 8” uscirà in Italia il 10 giugno, distribuito dalla Universal.
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