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Sono stati lanciati da "Il bagno turco" di Ferzan Ozpetek, adesso sono tra gli autori di colonne sonore più richiesti in Italia, abbiamo incontrato Pivio e Aldo De Scalzi o, se preferite, i Trancendental.

Pivio e Aldo De Scalzi

14.03.2003 - Autore: Sabrina Ramacci
Sono stati lanciati da ”Il bagno turco” di Ferzan Ozpetek, adesso sono tra gli autori di colonne sonore più richiesti in Italia, abbiamo incontrato Pivio e Aldo De Scalzi o, se preferite, i Trancendental.   La televisione comprende il valore di una colonna sonora?   Pivio: ”Ci sono tanti esempi in cui la musica composta per fiction ha avuto una valenza importante. La musica di “Pinocchio” è grandiosa, uno degli esempi più alti per una fiction televisiva. Comunque ricordo altre serie come “Il segno del comando”, “La freccia nera” oppure “Orzowei”, in alcuni casi si è trattato di canzonette ma conosciute da tutti. Insomma, brani che sono stati incredibili successi commerciali.”   Lavorate soprattutto per il cinema ma in televisione ci finite spesso. E’ semplice convivere con due mezzi così diversi?   Aldo:”Nel caso di film per la tv o di fiction cerchiamo di intervenire sulla composizione esattamente come facciamo di fronte ad un film. Evitiamo di creare una barriera troppo alta tra i due mondi e, soprattutto, rispettiamo il nostro lavoro. Per noi non c’è una grande differenza, si tratta comunque di scrivere musica. In questo siamo fortunati perché non veniamo mai violentati dalla produzione o dagli autori, le nostre sono sempre scelte libere. Pivio:”Mi viene in mente un film realizzato per Mediaset e mai trasmesso. Il regista è Antonio Tibaldi, un italo-australiano e il film è tratto da un racconto di Carlo Lucarelli. Credo sia una delle nostre colonne sonore più folli e dimostra che si può fare musica, non banale, anche in un contesto televisivo, si tratta di pura ricerca sonora.”   La vostra musica accompagna molte delle inchieste di Michele Santoro.   Pivio:”In quel caso il tipo di lavorazione è diverso. I tempi della cronaca sono molto stretti e quindi lavoriamo sul tema che ci viene indicato, non vediamo quasi mai il girato o i servizi montati. Semplicemente non lavoriamo sulle immagini. Si tratta di sensazioni che cerchiamo di raccogliere per la composizione, individuiamo un tema per avere, quindi, una forte identificazione.”   Da un punto di vista creativo cosa cambia tra cinema e televisione?   Aldo:”Dal nostro punto di vista ben poco. In fondo abbiamo fatto anche pubblicità, sigle e cosa ancora? Il rapporto non cambia e noi agiamo sempre allo stesso modo. Certo con la pubblicità è ben diverso, a partire dal tempo che hai a disposizione. Una durata molto ridotta in cui devi esprimere l’idea di un prodotto. Lo stesso discorso vale per altri lavori brevi, come nel caso della sigla di “Quiz Show”...” Pivio:”... in quell’occasione abbiamo desunto una linea musicale che in qualche modo poteva segnare un percorso ideale. Il quiz è un format con regole ben precise. Il tutto è stato realizzato con molta libertà da parte della produzione.” Aldo:”Venti secondi non sono il massimo di creatività per un musicista, eppure è una bella sfida. Devi cercare di sintetizzare un sentimento preciso in poco tempo.”
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