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Suonatori di immagini - 2a parte

Suonatori di immagini per il cinema e la televisione.

Pivio e Aldo De Scalzi

14.03.2003 - Autore: Sabrina Ramacci
Quindi lavorare in televisione non è limitante?   Pivio: \"E limitante soltanto perché ti ritrovi a lavorare con budget molto ridotti, questo però accade anche nel cinema. In realtà il nostro approccio è irridente. Cerchiamo sempre e comunque di fare un lavoro che ci soddisfi artisticamente. Tutto qui.\" Aldo: \"Forse per un regista è diverso. Con un film per la tv devi comunque accettare certi dogmi e tante richieste.\" Pivio: \"Rifiutiamo lavori dove non ci sono spazi, e margini di libertà per linterpretazione. Non ci poniamo il problema di quanto si guadagna. Non amo lidea del mercenario che spesso si associa al compositore di colonne sonore. Cerchiamo idee da sentire nostre, vicine ai nostri percorsi creativi.\"   Vi siete mai sentiti inadeguati?   Aldo: \"Dal nostro punto di vista non credo che valga la pena di sentirsi mai - presuntuosamente - inadeguati in una situazione. Quando sentiamo che una composizione non sta nelle nostre corde la prendiamo come una sfida, scegliamo di rischiare e di compiere un esercizio di stile. Fermo restando che adesso possiamo permetterci scelte ponderate.\"   Il cinema, la televisione, i concerti. Deve pur esserci un segno, un filo rosso che lega la vostra musica?   Pivio: \"Nei venti e passa film che abbiamo fatto abbiamo utilizzato linguaggi musicali molto diversi. Siamo passati dalla scrittura per orchestra alle scelte più estreme e radicali. I registi che cercano la nostra collaborazione sanno che possono aspettarsi una tavolozza molto ampia. Abbiamo imposto un nostro stile, non siamo mai uguali a noi stessi. Il nostro segno richiede una continua ricerca sonora, di questo sono sicuro.\"
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