Pochi altri conflitti hanno lasciato nel cinema lo stesso segno della guerra del Vietnam, che ha ispirato alcuni tra i più grandi registi di Hollywood.
Studio Universal (Sky) presenta un lungo viaggio cinematografico dedicato a non dimenticare questo evento.
L’appuntamento è da lunedì 23 a domenica 29 aprile, tutti i giorni in seconda serata.
I titoli:
· Lun 23: Full Metal Jacket (1987) di Stanley Kubrick
· Mar 24: Berretti verdi (1968) di Ray Kellogg e John Wayne
· Mer 25: Birdy – Le ali della libertà (1984) di Alan Parker
· Gio 26: Hair (1979) di Milos Forman
· Ven 27: Nato il 4 luglio (1989) di Oliver Stone
· Sab 28: Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola
· Dom 29: Guerrieri dell'inferno (1978) di Karel Reisz
Una breve presentazione dei primi quattro:
Full Metal Jacket
Diciassette giovani marines, appena reclutati e addestrati con metodi brutali, partono per il Vietnam, dove sperimentano le difficoltà della guerra nella battaglia intorno alla città di Hue. Stanley Kubrick dirige e produce nel 1987 questo film tratto dall’omonimo romanzo di Gustav Hasford che della pellicola è anche sceneggiatore. Interpretato da Matthew Modine, Adam Baldwin e dall’istruttore dei marine R. Lee Ermey – nel ruolo dell’autoritario sergente Hartman – il film è stato premiato ai David di Donatello del 1988 per il miglior produttore straniero (Kubrick).
Berretti Verdi
E’ in assoluto il primo film americano sul Vietnam. Girato in Georgia con la consulenza di veri “Berretti Verdi”, soprannome con cui sono conosciute le forze speciali dell'esercito statunitense, è tratto da un romanzo di Robin Moore. La pellicola è un affresco sull’eroismo e il valore dei soldati americani che, alla sua uscita nelle sale del vecchio continente, suscitò non poche polemiche. John Wayne ne firma la regia e ne è il protagonista.
Birdy – Le ali della libertà
Affronta le conseguenze psicologiche del conflitto attraverso gli occhi di due amici d’infanzia (Nicolas Cage e Matthew Modine), reduci dal Vietnam e ricoverati nel reparto psichiatrico di un ospedale militare. Alan Parker, che ne è il regista, vince il Gran premio della giuria di Cannes. La storia è tratta da un romanzo di William Wharton originariamente ambientato dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Hair
Trasposizione cinematografica del noto musical messo in scena per la prima volta a Broadway nel 1967, che fece incassi record suscitando scandalo per le scene di nudo. La pellicola del 1979, attraverso la storia di un ragazzo dell’Oklahoma in procinto di partire per il Vietnam, è un pamphlet giovanile, inno ai valori e ai vezzi della cultura hippy: pace e amore libero. In Italia ha ottenuto 2 David di Donatello, per il miglior regista e la migliore colonna sonora di film stranieri.


NOTIZIE
Su Studio Universal rivive il Vietnam
Pochi altri conflitti hanno lasciato nel cinema lo stesso segno della guerra del Vietnam, che ha ispirato alcuni tra i più grandi registi di Hollywood.

23.04.2007 - Autore: Nexta