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Strade Blu
Raitre tutti i lunedi notte va alla scoperta dell'America. Non quella delle immense e appariscenti città ma dei paesi e villaggi che ne rappresentano sicuramente il lato più autentico. Sei film-documentari in onda il giovedì, dal 27 maggio in seconda serata.

26.05.2004 - Autore: Rossana Cacace
Giovedì 27 maggio alle 23.40 parte su RaiTre un programma che è anche un viaggio, intitolato STRADE BLU. Storie dalla provincia americana.
Il viaggio lungo l’immensa provincia americana è racchiuso in sei film-documentari ideati, sceneggiati e diretti da Francesco Conversano e Nene Grignaffini, ispirati all’omonimo romanzo dello scrittore di origine pellerossa, William Least Heat-Moon.
Obiettivo dichiarato è quello di esplorare le strade blu ovvero le strade minori, che negli anni ’50 venivano segnate con quel colore sulle cartine e che collegano paesi e villaggi poco conosciuti. Sono il cuore degli Stati Uniti, la sua parte autentica.
E’ la gente comune, personaggi ‘reali’, a raccontare i pensieri, i sogni, gli ideali di un popolo da alcuni idealizzato, da altri condannato, che ha un forte senso di autostima e purtroppo spesso ignora quanto accade nel resto del mondo.
Il primo appuntamento ci conduce negli stati del Wyoming, Idaho e Montana, conosciuti come Badlands, le terre dei cowboys e dei pionieri.
Dalle storie traspaiono valori come l’american pride (il forte senso di orgoglio), il patriottismo, il sogno americano che resiste nonostante la consapevolezza di un futuro incerto.
A Casper, nel Wyoming, un gruppo di teen-agers racconta una vita condita con alcool, droghe e skateboard. A Laurel, nel Montana, si incontra un soldato ventenne ritornato da poco dall’Iraq, fiero e fragile allo stesso tempo.
La seconda puntata ci porta ancora nell’Idaho, lo stato della patata, tra i lavoratori stagionali messicani che si ritrovano per raccogliere tuberi e in un’area destinata ad esperimenti nucleari culminante nella città fantasma di Atomic City. In Colorado c’è Colorado City, piccola città abitata da mormoni poligami, poi il Nevada e Las Vegas nello Utah.
Nelle puntate successive si va alla scoperta dell’Oklahoma, che accoglie il maggior numero di tribù di indiani, delle pianure del Texas fino al midwest, a Nashville e Memphis che custodiscono gran parte del patrimonio musicale americano, per finire alle paludi della Louisiana e al mare della Florida.
La prima serie di STRADE BLU è stata realizzata nel 2002 negli USA dopo l’attacco alle Twin Towers di New York. La seconda, quella proposta da Raitre, è stata girata durante la guerra in Iraq per fotografare la realtà al tempo di Bush.
Nel corso dei sei appuntamenti dunque si avverte costante la presenza del conflitto che, al di là che se ne pensi bene o male, sta inevitabilmente modificando i consumi e lo stile di vita degli americani.
Il quadro che ne viene fuori è fatto di città con molti edifici degradati e tanti centri commerciali, i mall, da frequentare da bravi consumatori durante il week-end.
Come dicono gli autori, Strade Blu è il ritratto di un’America profondamente divisa sull’intervento in Iraq, di “un’America povera, a tratti irriconoscibile”, di “una provincia orgogliosa ma anche disillusa, pragmatica ma a volte sospesa, di una provincia dal cuore selvaggio e primitivo”. Un ulteriore sguardo sulla realtà.