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Steven Spielberg e il futuro del cinema 3D

Il leggendario regista di E.T. crede nella rivoluzione del 3D, ma si appresta a girare due pellicole dal sapore classico: War Horse e, forse, il quinto Indiana Jones...

Steven Spielberg

20.08.2010 - Autore: Marco Triolo
Steven Spielberg è senza dubbio il regista più famoso del mondo: è il nome che tutti, anche chi non è appassionato di cinema, conoscono, e in passato è stato una fucina di successi planetari come E.T., I predatori dell'arca perduta e Jurassic Park, con il quale inaugurò la stagione degli effetti speciali digitali al cinema. Insomma, tutto si potrebbe dire sul suo conto, tranne che sia uno all'antica, anche se lui si vede esattamente così: “Sono troppo nostalgico per girare in digitale – ha dichiarato in passato – e sono l'ultima persona a Hollywood che monta ancora i suoi film a mano, tagliando la pellicola”. Questa commistione di vecchio e nuovo si riflette anche nei prossimi suoi film.

Da una parte ci sono War Horse, classica storia di amicizia che vede protagonisti un ragazzo (Jeremy Irvine) e il suo cavallo nei campi di battaglia della prima guerra mondiale, e il vociferato Indiana Jones 5. Che dovrebbe stavolta lasciare da parte la CGI per raccontare l'ultima avventura di Indy, alle prese pare con il Triangolo delle Bermude. Dall'altra c'è The Adventures of Tintin: Secret of the Unicorn, primo capitolo di una trilogia animata al computer prodotta in coppia con Peter Jackson e ispirata ai fumetti del belga Hergé. Le performance di Andy Serkis, Simon Pegg e Daniel Craig serviranno come base per ricreare in motion capture i protagonisti del film, prima avventura di Spielberg nel mondo del cinema digitale. Una svolta d'altro canto inevitabile: “Credo che in futuro, il pubblico dei videogame vorrà poter interagire con i film. Ma ci sarà posto anche per il cinema classico”.

E a proposito del 3D, e in particolare del suo film-simbolo, Avatar, Spielberg afferma: “Avatar è un capolavoro. Penso che sarà la spinta decisiva che porterà i cinema a convertirsi al digitale e al 3D.  D'ora in poi, chiunque vorrà realizzare un film di fantascienza dovrà confrontarsi con Cameron e il suo film”. E se lo dice Steven, bisogna crederci.