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SPLENDIDI AMORI

SPLENDIDI AMORI

SPLENDIDI AMORI, vhs

13.07.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
Lamore proibito, il sesso orgiastico e peccaminoso, lanormalità di un rapporto a tre vissuto armonicamente con sentimento e passione. E il cinema di Gregg Araki ma con qualche variante. La sua ultima pellicola, Splendidi amori, non è proprio lespressione di quel maledettismo generazionale brutale e violento che aveva così coraggiosamente contrassegnato Doom ed Ecstasy Generation. Ogni intento nichilista viene accantonato, la stessa catartica rappresentazione della violenza lascia spazio ad una riflessione giovanilistica pacata e rilassata, alla maniera di una tradizionale sentimental comedy. Ciò nonostante, la pellicola non convince pienamente: alcune ingenuità narrative e diverse scene melense inficiano in parte il lavoro dellautore, bravo comunque ad utilizzare toni ironici in funzione di un furbo moralismo. Lanalisi che ne scaturisce è di quelle che piacciono tanto agli esteti della controcultura: descrivere un insolito ritratto familiare per affrontare il tema della precarietà degli istinti trasgressivi. Il non conforme, lasociale, il non convenzionale possono ergersi a proficue categorie esistenziali? Oppure è nella piena accettazione delle consuete regole sociali che si nasconde il vero segreto della felicità umana? Dilemmi e dubbi che troveranno risposta solo nellepilogo della storia, allorquando la protagonista dovrà decidere che strada intraprendere. Per il resto, rispetto ai precedenti lavori off, il film non presenta la medesima miscela di colori esplosivi e sgargianti, anche se valorizza piuttosto bene la dimensione musicale con un soundtrack realmente alternativo. Insomma, un prodotto (quasi) irriverente da destinarsi ad un pubblico vasto e commerciale. Sempre ammesso che esista.            
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