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Spike Lee boicotta gli Oscar: “Troppi bianchi tra le nomination”

Il regista ha deciso di non partecipare alla premiazione del 28 febbraio. Il presidente dell'Academy risponde con un mea culpa

Spike Lee

19.01.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Spike Lee ha preso una decisione: boicotterà gli Oscar. Il regista, da sempre in prima fila quando si tratta di difendere i diritti degli afro-americani, ha dichiarato che lui e sua moglie non parteciperanno alla cerimonia di premiazione del 28 febbraio: “Non possiamo sostenerla, e non intendiamo fare un torto ai miei amici, al presentatore Chris Rock e al produttore Reggie Hudlin, al presidente Isaacs e all'Academy. Ma come è possibile che per il secondo anno consecutivo tutti i 20 candidati nelle categorie degli attori siano bianchi? E non parliamo nemmeno delle altre categorie”. “Come disse il Dr. King, arriva un momento in cui una persona deve prendere una posizione né sicura, né politica, né popolare, ma la deve prendere perché la coscienza gli dice che è giusta”.
 
Le polemiche sono partite questo weekend, quando Jada Pinkett Smith ha twittato: “Agli Oscar la gente di colore è sempre benvenuta per consegnare premi, o per intrattenere il pubblico. Ma raramente ci riconoscono i nostri meriti artistici. Non dovrebbero forse le persone di colore astenersi dal partecipare del tutto?”.
 
Il presidente dell'Academy Cheryl Boone Isaacs è una donna di colore, e per questo si è sentita chiamata in causa dalle considerazioni di Lee e Pinkett Smith. E si è sentita in dovere di rispondere con un misurato ma evidente mea culpa: “Mi sento triste e frustrata per la mancanza di inclusione [di attori di etnie diverse]. Questa è una conversazione difficile ma importante, ed è tempo di veri cambiamenti”. E ha aggiunto: “L'Academy sta facendo passi importanti per cambiare la composizione della nostra base di iscritti. Nei prossimi giorni e settimane condurremo un censimento dei nostri membri per portare una maggiore diversità nelle iscrizioni del 2016 e oltre. Come molti di voi sapranno, abbiamo implementato nuove procedure per diversificare gli iscritti negli ultimi quattro anni. Ma il cambiamento non sta avvenendo rapidamente come intendevamo. Dobbiamo fare di più, di meglio e più velocemente”.
 
Fonti: Variety, The Hollywood Reporter
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