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Sotto il segno della Francia

Mentre dall'America arrivano i Blockbusters estivi, il cinema francese continua a produrre e distribuire film di un certo contenuto e di un certo spessore di qualita'.

Tandem

12.04.2007 - Autore: film.it
Il cinema francese continua a vivere e a rigenerarsi con grande intelligenza e allo stesso tempo qualità. Su tutti sono due i film in uscita nelle sale italiane in questa sessione estiva che meritano una menzione particolare.   Il primo è Tandem un film di Patrice Leconte (l'autore di film come "La ragazza sul ponte" e L'uomo del treno") che esce in Italia con qualche anno di ritardo. Tandem è la divertente e scanzonata storia di due persone su uno stesso mezzo, sugli stessi sentieri della vita. Il racconto di un'amicizia intensa, anche sgangherata se volgiamo, ma leale come solo le disinteressate amicizie maschili sanno essere. Una storia di fedeltà e devozione, un legame tra due uomini in cui però nemmeno per un momento si insinua l'ombra dubbiosa della sessualità. Tandem diventa così una favola dei giorni nostri, una moderna versione di un romanzo d'altri tempi, in cui Mortez e Rivetot sono due moderni Don Chisciotte e Sancho Panza o Don Giovanni e Sgaranello. Uno spaccato di vita amaro e poetico, allo stesso tempo leggero e divertente che ben è stato diretto dal maestro francese Patrice Leconte. Instancabilmente curioso e delicato l'occhio della cinepresa del maestro Leconte puntato, a volte con ossessiva attenzione altre con finta distrazione, sui due mezzi mondi che divento uno solo dei protagonisti, come i due manubri dello stesso tandem appunto. Il bianco e il nero, indispensabili l'uno all'altro, così cono Mortez e Rivetot, espressione della solidarietà del genio e della modestia, trionfo della stravaganza e dell'umiltà "Sono l'uno la ciambella di salvataggio dell'altro" ha detto lo stesso Leconte in conferenza stampa.   L'altro film è In riva al mare vincitore della Camera d'Oro al Festival di Cannes 2002, mostra i segni di una cultura cinematografica francese molto poetica e letteraria. Un film ricco di silenzi e puntini di sospensione. Il film è un viaggio nel cuore di in un paese lontano, solitamente riparato dagli sguardi, una storia « regionalista » e intimista. Un luogo improbabile, un paese spaesato. Né esotismo, né ritorno alla terra, un luogo che da, a chi vuole afferrarla, curioso o reticente, la possibilità di immischiarsi. Chiusi nella routine, i personaggi non fanno nient'altro che incontrarsi. In questo paese piccolo, è inevitabile. Come i sassi che si trasformano sfregandosi tra di loro. E come se il posto avesse influenzato la sceneggiatura, il film ha la dolce rugosità dei ciottoli.