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S.O.S. Fantasmi compie trent'anni, cinque ragioni per rivedere il cult natalizio con Bill Murray

La versione più scorretta e divertente del Canto di Natale di Dickens. Quest'anno sapete cosa rivedere durante le Feste...

S.O.S. Fantasmi

22.11.2018 - Autore: Marco Triolo
Trent'anni sono passati dall'uscita di S.O.S. Fantasmi, un pezzo degli anni '80 che molti avranno conosciuto tramite i suoi numerosi passaggi televisivi durante le Feste nel successivo decennio. Un film non apprezzatissimo dalla critica dell'epoca, ma che col tempo ha acquisito un seguito di fan accaniti ed è diventato un cult. Questo dice molto dello status di divinità che Bill Murray raggiunse a un certo punto della sua carriera, ovvero dopo l'uscita di Ghostbusters. Un successo travolgente che, infatti, lo travolse: Murray decise di prendersi una lunga pausa dalla recitazione e S.O.S. Fantasmi, uscito il 23 novembre 1988 in USA, arrivò a quattro anni dal celebre film di Ivan Reitman.
 
Murray lavorò per la prima volta con Richard Donner, appena uscito da un altro successo travolgente, Arma letale. E pretese di rielaborare il copione insieme ai due sceneggiatori Mitch Glazer e Michael O'Donoghue, con cui aveva già lavorato al Saturday Night Live. Il risultato è un film sicuramente imperfetto, certamente non iconico come Ghostbusters, ma che si è meritato un posto nella storia del cinema fantastico di quel decennio impareggiabile. Spegniamo insieme la sua trentesima candelina elencando cinque ragioni per cui rivederlo ancora oggi.

 
Una cattiveria d'altri tempi. Oggi il cinema mainstream non arriva mai a essere così cattivo. C'è molta più attenzione a ciò che viene mostrato e detto in un film che potrebbe essere visto dalle famiglie durante le Feste. Questo film è invece un testamento alla maggiore libertà degli anni '80, quando ancora i reparti marketing non avevano preso il possesso degli Studios. Vedere ad esempio l'aspetto dei fantasmi che tormentano il protagonista Frank Cross, brutti, sporchi e spaventosi. Ma anche la cattiveria di Frank, il suo cinismo a tratti eccessivo e i contenuti violenti e scorretti della programmazione che lui vorrebbe imporre al suo network durante il Natale. Oggi è quasi un piacere perverso vedere certe cose in un aggiornamento di Canto di Natale, ma all'epoca era scontato. 

 
Il miglior Canto di Natale... forse. Il Canto di Natale di Dickens è stato adattato innumerevoli volte al cinema, ma di solito viene reso in maniera fedele. S.O.S. Fantasmi (il cui titolo originale è Scrooged, quello italiano ovviamente fa il verso agli Acchiappafantasmi) è invece una versione inventiva di una storia conosciuta forse anche troppo. Chi non ha mai pensato: “Sì, tutto giusto, tutto bello, ma io non vorrei MAI incontrare tre fantasmi”? Questo film è per voi.

 
Bill Murray a piede libero. Chiunque abbia lavorato con Murray a Hollywood sa che è un attore incontenibile, una fonte inesauribile di creatività che improvvisa molte delle sue battute più geniali. Lo ha fatto anche in Ghostbusters, ma lì era solo il membro di una squadra. Qui invece è protagonista assoluto e può fare quel che vuole. E lo fa. Se amate Bill Murray, questo è lo spettacolo Murray-centrico definitivo. Una vetrina del suo talento come Ricomincio da capo.

Il cast e i camei. Rivisto oggi, S.O.S. Fantasmi vi farà spesso alzare l'indice per puntare una faccia nota e aggrottare la fronte per capire dove l'avete già vista. Karen Allen di Indiana Jones, John Glover di Smallville, Alfre Woodard di Luke Cage sono tra gli interpreti. Ma ci sono anche tanti cameo del mondo del cinema, della televisione e della musica, da Lee Majors a Miles Davis, da Buddy Hackett ad Anne Ramsey, la mitica mamma Fratelli dei Goonies.

 
Non potete sempre guardare Una poltrona per due. E su, dai. Ogni anno, ogni maledetto Natale, vi sintonizzate il 24 sulla Mediaset per rivedere Eddie Murphy e Dan Aykroyd fregare i broker cattivi. Va benissimo, sia chiaro, Una poltrona per due è un classico. Ma, per una volta, perché non cambiare? In fondo, sarà almeno una decina d'anni che non vedete S.O.S. Fantasmi, giusto?