

NOTIZIE
Sono tutti "matti per il calcio"
Alcuni personaggi noti della politica, dello sport e del cinema che hanno visto ieri sera la prima puntata ne hanno sottolineato i pregi artistici e l'interesse sociale

04.05.2006 - Autore: Nexta
Oggi, Martedì 7 settembre, andrà in onda la seconda puntata del documentario di Volfango De Biasi Matti per il calcio, prodotto dalla Wilder, che racconta le gesta sportive ed umane del Gabbiano, squadra di calcio di un Dipartimento di salute mentale di Roma.
Alcuni personaggi noti della politica, dello sport e del cinema che hanno visto ieri sera la prima puntata ne hanno sottolineato i pregi artistici e l'interesse sociale.
Il Sindaco di Roma Walter Veltroni si è così espresso: "Un documentario televisivo, molto cinematografico. Ci ho ritrovato anche l'atmosfera eroicomica dei racconti sul calcio di Osvaldo Soriano. L'emozione è costante e si intreccia sempre al divertimento. I ragazzi del Gabbiano con il loro disagio e la loro voglia di farcela possono insegnare la poesia del calcio, regalando a tutti una grande lezione di vita". L'attrice Valeria Golino, trova che il documentario sia fatto con "Cuore e maestria" ed aggiunge: "Ci si commuove e ci si affeziona seguendo le avventure della squadra del Gabbiano sul campo e nella vita: personaggi come Sandrone o il bomber Palomba rimarranno a lungo con me. De Biasi si conferma come uno dei registi più promettenti del giovane cinema
italiano: io faccio il tifo per lui".
Il giocatore della Roma Damiano Tommasi, da sempre attento ai temi dell'integrazione e della solidarietà, afferma: "Mi sono divertito molto, anche se i problemi affrontati in Matti per il calcio sono seri e complessi, e mi è venuta davvero voglia di giocare con i ragazzi del Gabbiano, di lottare con loro. Sono tornato indietro agli anni in cui anche io correvo dietro ad un pallone nei campetti di periferia, quando contava solo il piacere di stare insieme, di migliorare attraverso lo sport".
Da addetto ai lavori, il dottor Tonino Cantelmi, responsabile per la Psichiatria della regione Lazio, sottolinea: "Da un recente sondaggio è emerso che circa il 70% degli italiani, se avesse un figlio affetto da schizofrenia, terrebbe la cosa nascosta. Ciò significa che l'ultimo muro da abbattere per 'aprire' davvero i manicomi è quello della vergogna. In Matti per il calcio il disagio mentale e la follia sono affrontati con naturalezza e semplicità, senza pietismi inutili, ma, anzi, con ironia ed autentica partecipazione".