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Sono solo dannatamente bello

Televisione.it incontra Gianluca Grignani cantautore "bello e dannato".

Sanremo 2002

14.03.2003 - Autore: Carola Benedetto
Televisione.it incontra Gianluca Grignani cantautore \"bello e dannato\".   Perché hai lasciato il dopofestival, giovedì sera? G.G.\"Ho pensato che si stesse uscendo dal seminato. Mi sentivo a disagio così per non fare polemiche ho preferito andarmene. Pippo è uno showman e come tale sa fare bene il suo lavoro sfruttando al massimo tutte le situazioni. Probabilmente anche in quel momento stava facendo il suo lavoro. Il mio è quello di cantautore. Spesso i due punti di vista non collimano .\"   Cosa ti ha dato fastidio nella discussione? G.G.\"Il motivo è Internet, che non è un problema di per sé. Tutti hanno guadagnato con Internet tranne la musica. E troppo facile scaricare le canzoni, i cd. La musica diventa più fruibile e da bene di largo consumo diventa come trovare sassi per terra. Questo è sbagliato perché è cultura. Se in questo secolo non difendiamo la cultura allora non ci rimarrà più niente.\"   Cosa pensi di questa edizione del festival? G.G.\"Credo sia un rilancio ma non una rinascita. Si è dato tanto, tutti. Noi artisti, voi giornalisti e Baudo, forse lui più di tutti. Per questo che il festival è venuto bene. Non è un rilancio perché lo spettacolo non si rinnova ma se si rinnovasse non sarebbe più Sanremo. Non so risolvere questa diatriba.\"   Qual è il Grignani del 2002? G.G.\"Quello di \"Destinazione Paradiso\" con sette anni di carriera alle spalle e spero ce ne siano altri davanti. Credo che mi si trovi molto più facilmente nei dischi che nellimmagine. Se mi vuoi trovare davvero mi devi cercare nella musica, nelle mie canzoni. Del resto io vivo bene anche il successo e se non lo avessi mi mancherebbe. Cè poi il fatto che sono un po egoista e a volte non ho voglia di dividerlo con la gente, così in quei momenti vorrei che non ci fosse, ma è impossibile.\"   Sei considerato un maledetto della musica, in senso buono, naturalmente. G.G.\"Mi diverte dirlo, mi dicono che sono bello e dannato, io se posso dirlo credo di essere solo dannatamente bello!\"   Come vedi dallesterno i tuoi album? G.G.\"Credo di avere fatto dischi che non sono solo dei singoli. Sono tutte canzoni fatte bene, nel mio piccolo naturalmente. Cerco di fare album che siano sentibili dallinizio alla fine, in più cerco di aggiungere un suono, qualche cosa di nuovo che mi emoziona. Fin da piccolo non sono mai stato uno che guardava la solita cosa. Mi piaceva sempre quella classica cosa ma con qualcosa di diverso.\"   E \"Lacrime dalla Luna\" come è nata? G.G.\"Era la canzone dellalbum. Mentre lavoravo al disco, per mesi, mi tornava sempre in testa. Un giorno ero sul divano e sono partito con il \'papapapapa\', ho aggiunto una strofa e la canzone cera, era lì.\"   Ultimamente sei come mitigato.. G.G.\"Credo che dipenda dagli estremi che ho toccato. Ho fatto musica in modo estrema per un cantautore. \"Sdraiato su una Nuvola\" era lesasperazione di un disco cantautorale; \"Fabbrica di Plastica\" era lopposto nel rock, ora forse non mi sento più bianco o nero ma grigio e sto ben così\".
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