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Soderbergh lascia l'Organizzazione U.N.C.L.E.

Il regista ha mollato "The Man From U.N.C.L.E." perché il budget proposto era troppo basso

Steven Soderbergh

18.11.2011 - Autore: Marco Triolo
Steven Soderbergh ha lasciato “The Man From U.N.C.L.E.”, adattamento dell'omonima serie TV di spionaggio anni Sessanta, in fase di sviluppo alla Warner da tempo immemore. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, lo Studio aveva avvicinato il regista proponendogli il lavoro: Soderbergh aveva accettato, e si era messo di buona lena a lavorare con lo sceneggiatore Scott Z. Burns, con cui aveva già collaborato per “The Informant!” e “Contagion”.

La produzione era stata poi colpita da una serie di calamità: prima l'abbandono di George Clooney, che avrebbe dovuto interpretare il ruolo del protagonista Napoleon Solo, ma si è visto costretto a lasciare per una serie di problemi alla spina dorsale dovuti a un incidente sul set di “Syriana”. Al suo posto è stato chiamato Bradley Cooper, che però non ha accettato la parte. Infine, l'ultimo a entrare in lizza la settimana scorsa è stato Channing Tatum, che sta attualmente girando “Magic Mike” con lo stesso Soderbergh. In mezzo c'è stato anche posto per Johnny Depp, che ha considerato brevemente la parte della spia russa Illya Kuryakin quando “The Lone Ranger” era in animazione sospesa, e Matt Damon, scelto dallo Studio per il ruolo di Solo, ma scartato da Soderbergh che lo voleva nel biopic “Liberace”. Nel mix sono stati anche nominati Joel Edgerton (per il ruolo di Kuryakin) e Ryan Gosling.

The Playlist rivela inoltre che le prime scelte di Soderbergh per i due ruoli principali erano due nomi mai fatti finora: Michael Fassbender e Joel Kinnaman (star della serie TV “The Killing”). La Warner aveva reagito freddamente alla proposta, solo per scritturare i due attori poco tempo dopo in altrettanti progetti, “Londongrad” e “Arthur & Lancelot”. La mossa non sarebbe piaciuta a Soderbergh, e potrebbe essere una delle ragioni che lo ha spinto a lasciare.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta durante un recente incontro con gli executive della Warner per discutere il budget e il cast. Lo Studio avrebbe proposto un budget – sessanta milioni di dollari – troppo stringato per una spy story ambientata negli anni Sessanta e la cui azione si svolge su quattro continenti diversi. Ora la Warner dovrà ricominciare da zero, perché la sceneggiatura di Burns era stata cucita su misura a Soderbergh.